SVILUPPO: SIB, SPIAGGE NESSUNA PRIVATIZZAZIONE
SVILUPPO: SIB, SPIAGGE NESSUNA PRIVATIZZAZIONE
Il demanio marittimo rimane bene pubblico ed inalienabile
SVILUPPO: SIB, SPIAGGE NESSUNA PRIVATIZZAZIONE
Il demanio marittimo rimane bene pubblico ed inalienabile
Il provvedimento necessita sicuramente di ulteriori chiarimenti e approfondimenti, ma l’obiettivo è quello di tutelare un sistema economico costituito da 30.000 piccole e medie imprese
Oltre il 50% degli stabilimenti sono aperti, attesi molti stranieri,
prezzi sostanzialmente invariati.
“Stimiamo che oltre 3 milioni di turisti sceglieranno le spiagge italiane per le vacanze di Pasqua, in molte località gli stabilimenti balneari sono aperti con tutti i servizi attivi”, dichiara Riccardo Borgo, Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari, aderente alla FIPE/CONFCOMMERCIO che associa circa 10.000 imprese.
AUDIZIONE COMMISSIONI 8^ e 10^ RIUNITE
GENOVA 18 APRILE 2011
Il Turismo in Liguria è sicuramente il settore che produce la più importante quota di PIL e di occupazione. E non potrebbe essere diversamente dato che, ormai da lustri, le grandi aziende delle partecipazioni statali e della siderurgia hanno abbandonato il territorio ligure lasciando appunto al turismo e ai porti il compito di “tenere” l’economia di questa regione..
A TUTTI I COMPONENTI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO
Cari amici,
siamo particolarmente lieti di comunicarVi quanto registrato nella giornata di ieri :
La realizzazione dei distretti turistico-balneari favorirebbe la ripresa degli investimenti e l’occupazione.
Il Sindacato Italiano Balneari aderente alla FIPE/Confcommercio ha preso atto, con piacere, dell’intenzione assunta dall’Assemblea del Senato di unificare le quattro mozioni presentate dalle varie Forze politiche in un unico testo, da approvare la prossima settimana a larga maggioranza o meglio ancora all’unanimità, in ordine alle problematiche che interessano le imprese balneari.
Sostegno da esponenti politici dei vari schieramenti
Grande partecipazione e tensione alla manifestazione odierna degli imprenditori balneari giunti da tutta Italia organizzata a Roma dal SIB-Fipe/Confcommercio e dalla FIBA – Confesercenti alla quale hanno aderito anche la CNA e alcune delegazioni regionali dell’Assobalneari e dell’ITB.
Gli imprenditori, indossando le tradizionali magliette del salvataggio, hanno colorato piazza Navona con ombrelloni, bandiere, striscioni ecc.
Oltre 6.000 imprenditori balneari si riuniranno a piazza Navona davanti al Senato per difendere una categoria di 30.000 imprese e un milione di addetti.
Lasceranno le proprie aziende, dove da settimane stanno lavorando per far in modo che gli italiani ed i turisti stranieri possano, anche quest’estate, trascorrere una serena vacanza al mare, ma loro tranquilli non lo sono affatto.
Sono le migliaia di imprenditori balneari che, da ogni parte d’Italia, si trasferiranno a Roma con ombrelloni, sedie a sdraio, lettini, pattini, occupando pacificamente piazza Navona, il prossimo 5 aprile.
Intendono manifestare per la sopravvivenza delle loro aziende, per le oltre 30.000 famiglie interessate e per il milione di addetti occupati, poiché è venuta meno la certezza del proprio lavoro di imprenditori turistici e di concessionari demaniali.
Se l’Europa e il Governo hanno decretato che, dal 2016, gli stabilimenti balneari debbano essere assegnati tramite gara, condannando di fatto chi per generazioni si è occupato dei nostri litorali, il più delle volte ridotti a vere e proprie discariche abusive senza alcun tipo di servizio minimo, le imprese del settore non intendono darsi per vinte. E ricordano come le spiagge ripulite, attrezzate e valorizzate costituiscono il fiore all’occhiello dell’offerta turistica nazionale.
DAL SOLE 24 ORE
GENOVA
Comparto balneare pronto alla serrata dei servizi di spiaggia, se non sarà rivista la "prospettiva Bolkenstein" che, per un principio di libera concorrenza, impone, dal 1° Gennaio 2016, l'asta, o altri meccanismi di evidenza pubblica, per il rinnovo delle concessioni demaniali turistico-ricreative.