Auspichiamo che vorrà svolgere il Suo autorevole intervento affinché, così come già fatto per i mercatini tedeschi ed il demanio olandese destinato alla coltivazione del tulipano, anche per l’offerta balneare italiana e, cioè, un prodotto unico in Europa e nel mondo, si possa prevedere la “deroga” all’art. 49 del TFUE attinente alla “libertà di stabilimento”. Una “deroga” che appare sicuramente giustificata e legittimata a fronte dei seguenti elementi oggettivi:
1)l’art. 18 del Regolamento al Codice della Navigazione assoggetta il rinnovo dei titoli concessori del nostro Paese alla pubblicità della domanda e, quindi, risponde pienamente all’obiettivo della Direttiva Bolkestein tesa a rimuovere o sostituire quei regimi autorizzatori che impediscono la libera circolazione dei servizi e la libertà di stabilimento;
2)la nostra costa è lunga circa 8.000 chilometri dei quali 4.969 sono dedicati alla balneazione e di questi ultimi solo 900 e, cioè, il 20 % risultano occupati da concessioni per cui l’ 80% risultano ancora liberi e, quindi, disponibili per i cittadini italiani ed europei. Dunque, non si registra carenza nella disponibilità del bene bensì risorse naturali di gran lunga disponibili in ordine al rilascio di autorizzazioni per l’uso di beni pubblici dello Stato e, perciò, l’esonero dall’applicazione della Direttiva Bolkestein.
Con la certezza che non farà cadere nel nulla questa nostra richiesta, La ringraziamo anticipatamente e, restando in attesa di un Suo cortese cenno di riscontro, porgiamo i nostri migliori saluti.
SINDACATO ITALIANO BALNEARI - CONFCOMMERCIO
IL PRESIDENTE
Riccardo Borgo