BALNEARI: SIB, CHIARIRE AL PIU’ PRESTO LA NORMA PER RESTITUIRE FIDUCIA E LAVORO A 18 FAMIGLIE E 400 LAVORATORI
Roma, 7 agosto 2013
La situazione attuale di incertezza giuridica sta mettendo gli stabilimenti balneari in seria difficoltà. Bisogna arrivare ad una riscrittura delle regole che riguardano il demanio marittimo ad uso turistico-ricreativo, in maniera tale da dare futuro e certezze alle 30.000 imprese italiane.
Le norme farraginose e spesso contraddittorie con le quali dobbiamo convivere rischiano di causare situazioni come quella in Campania. Dall’analisi tecnico-legale degli esperti riuniti oggi a Roma con la Giunta di Presidenza del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari FIPE/Confcommercio, si è evidenziato che i sequestri delle imprese balneari a Licola-Varcaturo sono causati da confusione e da carenze amministrative determinate dall’inefficienza colpevole dei Comuni di Giugliano e Pozzuoli.
Nel corso della riunione è emerso, poi, che a seguito di una analisi approfondita della vicenda, le imprese balneari coinvolte sono assolutamente nel giusto ed, in ogni caso, in buona fede. Le irregolarità burocratiche causate da un quadro normativo confusionario richiedono in tempi brevi un intervento da parte del Governo e delle Regioni che facciano chiarezza e restituiscano le imprese alla piena disponibilità dei concessionari.