LETTERA DEI BALNEARI ALLA RAGIONERIA DELLO STATO

Roma, 7 dicembre 2012
Egr. dr. Mario Canzio,
nella Relazione tecnica emessa dai Suoi uffici sull’emendamento n. 1.800 presentato dal Governo in sede di esame dell’A.S. n. 3533 per la conversione in legge del d.l. 18 ottobre 2012 n. 179, per quanto riguarda la mini proroga di cinque anni prevista dall’art. 34-dodicies delle concessioni demaniali marittime con finalità turistiche ricreative (come riportato da tutti gli organi di stampa), si sarebbe sostenuto che "risulta verosimilmente passibile di essere oggetto di una nuova procedura d'infrazione” e che sarebbe “suscettibile di generare minori entrate" a causa del"tardivo incameramento delle opere realizzate sul demanio marittimo che comporta, quindi, il differimento temporale, per l'intera durata della proroga, dell'adeguamento al valore di mercato dei canoni concessori, relativi ai manufatti incamerati".
Queste considerazioni hanno provocato un allarme mediatico con conseguente criminalizzazione di un’intera categoria economica che sarebbe rea di conseguire un beneficio ingiustificato con danno erariale immediato.