Nell’incontro con le Soprintendenze pugliesi e il Segretariato Regionale del MIBACT, la Regione Puglia, rappresentata dagli assessori al Turismo, al Demanio e all’Urbanistica, ha ribadito innanzitutto la possibilità di mantenere tutto l’anno le strutture balneari, dal momento che la strategia turistica regionale prevede la fruizione del proprio patrimonio 365 giorni all’anno.
L’incontro è stato utile a chiarire la procedura funzionale alla realizzazione di questo obiettivo, alla luce delle norme vigenti. Partendo, infatti, dalla considerazione che la stessa Legge regionale 17 del 2015 (all’art. 8) prevede che “ai fini demaniali marittimi, le strutture funzionali all’attività balneare, purché di facile amovibilità, possono essere mantenute per l’intero anno solare”, è stata condivisa la necessità che per il mantenimento stesso, e ai soli fini paesaggistici, occorra l’istanza dei privati e che la stessa istanza venga inoltrata dai Comuni alle Soprintendenze, ai sensi dell’art. 146 del Codice dei Beni Culturali.
Tuttavia, la Soprintendenza di Lecce ha osservato come ad oggi abbia ricevuto una sola istanza di mantenimento, giunta in particolare dal comune di Pulsano. E dunque, la stessa Soprintendenza, ha ribadito la necessità di rispettare quanto stabilito dalla normativa vigente. La procedura per il mantenimento deve rispondere quindi a quanto prescritto dalla circolare regionale del 6 settembre 2016 e al PPTR. Al fine di agevolare il lavoro dei Comuni, Soprintendenze, Segretariato Regionale e Regione Puglia definiranno entro la fine del mese di febbraio un ulteriore documento, sotto forma di circolare, che sintetizzi i criteri cui i Comuni stessi dovranno attenersi nella valutazione delle istanze di mantenimento.
Tale documento recepirà, sintetizzandoli, i contenuti della circolare regionale summenzionata e i risultati del tavolo tecnico della Prefettura di Lecce del 9 marzo 2017, insieme a quanto previsto dal Piano Regionale delle Coste. Successivamente alla emanazione della circolare, i Comuni dovranno stipulare specifici accordi con le Soprintendenze, sulla base degli specifici contesti territoriali.