Ostia, mare in crisi: abbonamenti in calo del 40 per cento

Giu
20
2017
Rosella Pizzuti

Cabine e ombrelloni già si annunciano deserti. E c’è anche chi disdice all’ultimo momento per colpa del traffico. 

La stagione 2017 a Ostia segna la crisi lunga del mare di Roma. La fotografia di un festivo bollente è quella di una cittadina presa come sempre d’assalto. Tra stabilimenti pieni sì ma solo nel fine-settimana, turismo mordi e fuggi e sacche di illegalità ancora da estirpare. Il settore balneare soffre una crisi economica generale e, soprattutto, la mancanza di una progettualità seria (viabilità in tilt, parcheggi cercasi). Sempre meno in voga ormai il modello vacanza in cabina: romani e turisti scelgono ancora le strutture ricettive, dove possono contare su servizi e accoglienza, ma il calo netto degli abbonamenti è evidente. “30/40% in meno anche quest’anno, la clientela punta sempre di più a brevi soggiorni – spiega Rosella Pizzuti, presidente locale del Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio. Le prenotazioni lunghe, quelle di almeno cinque mesi, rappresentano ormai l’eccezione”. 

Non aiuta poi l’inaccessibilità di Ostia: file interminabili su via del Mare e Colombo dove i limiti di velocità recentemente imposti (fino a 30 all’ora) creano non poco caos. “Alcuni abbonati chiamano persino disdicendo le prenotazioni perché bloccati nel traffico”, confida Pizzuti. Se gli stabilimenti non festeggiano, sulle spiagge libere (senza servizi e chioschi azzerati da un’inchiesta) almeno sono arrivati i bagnini di salvataggio e il tuffo è più sicuro.