Come è noto, giorni fa, avevamo chiesto ai Parlamentari di ogni schieramento politico di introdurre, in sede di conversione del cd decreto Milleproroghe (d. l. 30 dicembre 2019 nr. 162 A.C. 2325) all’esame della Camera dei Deputati correttivi per risolvere alcune criticità dell’articolo 34 relativo alla questione dei cd pertinenziali.
In modo specifico la sospensione anche delle riscossioni coattive e dei provvedimenti sanzionatori di decadenza per il mancato pagamento nonché la riapertura dei termini per la definizione agevolata del contenzioso.
Sono stati presentati diversi emendamenti che recepivano quanto da noi proposto e altri sulle stesse questioni anche se con diversa formulazione.
Degni di menzione sono gli emendamenti 34.2 Buratti; 34.3 Raffaelli e altri; 34.4 Mandelli ed altri; 34.5 Lacarra; 34.7 Mollicone ed altri; 34.10 e 34.11 Baldini ed altri; 34.14 Raffaelli ed altri; 34.16 Mandelli ed altri; 34.03 Andreuzza ed altri; 34.014 e 34.015 Zucconi ed altri.
Ringraziamo gli Onorevoli proponenti che anche questa volta non hanno voluto far mancare il loro impegno per la tutela di questo importante settore dell’economia del Paese.
Ci auguriamo che il Governo e il Parlamento li approvino.
Corre l’obbligo di segnalare, per la sua pericolosità e dannosità, la presentazione dell’emendamento nr. 34.1 dell’on. Magi che, al contrario, è finalizzato alla soppressione dell’art. 34 e quindi della sospensiva concessa.
Continueremo a far valere le ragioni dei balneari nella consapevolezza che difendendo le nostre aziende difendiamo l’interesse generale di un Paese che ha bisogno di una balneazione attrezzata e di qualità da noi rappresentata, per meglio competere nel mercato internazionale delle vacanze.