“Gli imprenditori balneari italiani sono a fianco dei tassisti nella protesta contro la liberalizzazione del loro settore, frutto, come per la nostra categoria, di una errata applicazione della Direttiva Bolkestein” - lo ha dichiarato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio.
Il Ddl concorrenza per i balneari, infatti, prevede la confisca e la messa a gara di aziende, che - ricordiamo - sono private malgrado operino su suolo pubblico, anche laddove sia possibile il rilascio di altre concessioni demaniali o economicamente modeste e, quindi, prive di un interesse transfrontaliero.
“È inaccettabile sacrificare il lavoro e le aziende di decine di migliaia di famiglie - ha concluso Capacchione - solo per dimostrare all'Europa che l'attuale Governo è così europeista tanto da andare, persino, oltre le richieste della Commissione europea”.