Il Documento con il quale il 19 aprile le Regioni hanno definito le Linee strategiche per il settore del turismo tratta, ovviamente, anche del settore balneare.
I contenuti di tale documento confermano le posizioni che hanno più volte sostenuto nel merito:
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il Governo preveda una specifica deroga alla Direttiva Servizi per questo settore e vada in Europa a motivarla e sostenerla con forza;
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qualora questa strada risultasse impraticabile, occorrerà mettere mano con urgenza al riordino della materia tramite una legge quadro (o anche con il decreto legislativo previsto dalla legge 217/2011, aggiungo io?) che scaturisca da una intesa forte tra Stato e Regioni.
A mio parere sarebbe stato utile qualche condizionale in meno (per noi il “sarebbe auspicabile prevedere“ si traduce in “è necessario prevedere”) e nella ipotesi subordinata manca un richiamo esplicito alla necessità, peraltro comparsa in altri documenti delle stesse Regioni, di una tutela forte per le imprese esistenti.
Concordo in pieno sull’affermazione che “appare ormai indifferibile la necessità di fornire alle realtà imprenditoriali una risposta quanto più celere ed esaustiva possibile”. Affermazione che coincide esattamente con l’appello inviato dalle Organizzazioni sindacali alle Istituzioni e alle forze politiche a conclusione della manifestazione dello scorso 18 aprile.
Così come ribadisco la necessità che al tavolo istituzionale invocato dalle Regioni non manchi la presenza delle organizzazioni delle imprese, conformemente a quanto si era deciso nella riunione del 23 febbraio. Ricordo che in quella occasione fu più volte ribadito dai ministri Gnudi e Moavero Milanesi che “quel tavolo non si sarebbe potuto chiudere senza che si fosse raggiunta una intesa tra Stato, Regioni e imprese”.
Anzi credo che, se il Governo non ha cambiato idea - vedi le dichiarazioni del ministro Gnudi di ieri, così diverse da quanto affermato poco meno di due mesi fa - sia urgente una sua convocazione proprio perché occorre passare rapidamente dalle parole ai fatti e togliere dall’incertezza e dall’esasperazione un comparto importante come quello delle imprese balneari.
Infine siamo anche noi fortemente interessati ad approfondire i temi che concernono l’istituzione dei “distretti turistici – balneari“ per capirne meglio i possibili sviluppi e le applicazioni.
Riccardo Borgo