Avevamo tentato di introdurre nel cd Decreto Fiscale (d.l. 26 ottobre 2019 nr. 124 A.C. 2220) all’esame della Camera dei Deputati correttivi per risolvere alcune gravi e urgenti criticità del nostro settore: primo fra tutti quella dei cd pertinenziali.
Purtroppo, come è noto, i nostri emendamenti sono stati o ritirati o dichiarati inammissibili nel corso dei lavori della VI Commissione della Camera.
Come già preannunciato nella nostra nota del 14 novembre 2019, abbiamo, quindi, deciso di inoltrare gli stessi emendamenti ai Senatori per l’inserimento nell’altro provvedimento di legge in esame al Senato cd Legge di Bilancio A.S. 1586.
A seguito di tanto, sono stati presentati gli emendamenti riguardanti:
- l’emergenza della questione dei cd pertinenziali (44.0.32 Centinaio ed altri, 91.0.93 e 91.0.100 Gasparri ed altri, 91.0.94 e 91.0.101 Calandrini ed altri, 96.0.14 Ripamonti ed altri);
- l’eliminazione del cd salvo conguaglio (44.0.34 Centinaio ed altri, 91.0.15 Calandrini ed altri, 91.0.16 Gasparri ed altri);
- l’applicazione al nostro settore dell’aliquota IVA del 10 % (44.0.38, 91.0.33 Gasparri ed altri, 91.0.34 Calandrini ed altri);
- il riconoscimento del valore commerciale delle aziende (44.0.35 Centinaio ed altri,91.0.17 Calandrini ed altri, 91.0.18 Gasparri ed altri);
- la modifica del calcolo della TARI (91.0.92 Gasparri ed altri);
- la definizione di facile e difficile amovibilità (44.0.36 Centinaio ed altri,91.0.19 Calandrini ed altri, 91.0.20 Gasparri ed altri);
- la sdemanializzazione delle aree che hanno perso le caratteristiche della demanialità (44.0.33 Centinaio ed altri, 91.0.13 Calandrini ed altri e 91.0.14 Gasparri ed altri).
Si ringraziano i Senatori che ancora una volta hanno manifestato vicinanza alla nostra categoria e consapevolezza del ruolo e della funzione che esercita il settore per il successo dell’economia turistica del Paese.
Ci stiamo adoperando affinché siano segnalati quali prioritari, fra i circa 700 emendamenti che saranno di fatto e in concreto esaminati dalla V Commissione del Senato.
Purtroppo siamo costretti a constatare, con rammarico, che si tratta di Senatori appartenenti tutti a forze politiche di opposizione (Lega, FI e FdI) e ci auguriamo che questa circostanza non sia indicativa di un disinteresse da parte delle altre parti parlamentari verso le nostre problematiche la cui soluzione richiede un impegno corale ed unitario.