Riservandoci una valutazione più approfondita allorquando potremo leggere la richiesta di chiarimenti al Governo italiano da parte della Commissione Europea sulla legge nr. 145 / 2018, non possiamo non rilevare che il comunicato stampa odierno che l’annuncia sia lacunoso, contraddittorio e offensivo.
Lacunoso perché la Commissione accuratamente non menziona la necessità di tutelare il legittimo affidamento delle aziende attualmente operanti contenuta nella citata sentenza della Corte di Giustizia.
A tal proposito, giova ricordare che le sentenze della Corte sono vincolanti, oltre che per gli Stati, anche per la stessa Commissione.
E’, inoltre, contraddittorio nel contestare l’incertezza giuridica che sarebbe stata creata dalla legge nr. 145\2018 che, al contrario, da certezza al settore, favorisce gli investimenti bloccati e avvia un processo di riforma.
E’, infine, un comunicato offensivo per l’ingerenza, del tutto irrituale, su aspetti di esclusiva competenza statale, come la redditività delle concessioni.
Siamo certi che il Governo e il Parlamento saranno uniti nel difendere una legge approvata all’unanimità e recentemente ribadita con il dl nr. 34/2020 e con il dl nr. 104/2020.
Ci aspettiamo che si ricordi alla Commissione Europea di essere rispettosa delle prerogative nazionali e, soprattutto, della sentenza della Corte di Giustizia del 14 luglio 2016 che ha riconosciuto la tutela del legittimo affidamento delle aziende balneari attualmente operanti.
Saremo vigili ed attenti affinché ciò avvenga con la forza, la serenità e la consapevolezza che la tutela del diritto alla continuità aziendale dei balneari costituisce un interesse del nostro Paese nel fornire, in questo momento storico più che mai, quei servizi di qualità ed eccellenza che l’Europa e il Mondo ci invidia.