Roma, 24 novembre 2014
Prot. n. 381
E mail
A TUTTI I COMPONENTI DEL CONSIGLIO DIETTIVO
Cari colleghi,
i Senatori Salvatore Tomaselli (Puglia), Camilla Fabbri (Marche), Pamela Orrù (Sicilia) e Stefano Collina (Emilia Romagna), lo scorso 20 novembre, hanno presentato un interrogazione per sollecitare il Governo a costituirsi presso la Corte di Giustizia dell'Unione Europea a sostegno della proroga delle concessioni turistico-ricreative al 31 dicembre 2020 che potrebbe essere messa in discussione dalla ormai nota sentenza del TAR Lombardia. Sentenza con la quale il Tribunale ha chiesto alla Corte UE se la proroga al 2020 sia in contrasto o meno con "i principi della libertà di stabilimento, di non discriminazione e di tutela della concorrenza, di cui all'art. 49, 56 e 106 del TFUE".
D'intesa con le altre Organizzazioni sindacali faremo pervenire alla Corte di Giustizia le nostre deduzioni e considerazioni sia sulla validità della proroga che sulla diversità della fattispecie delle nostre imprese rispetto a quella oggetto della controversia, ma è indubbio che l'intervento dello Stato italiano a difesa di una sua legge avrebbe sicuramente un peso più rilevante e garantirebbe un importante segnale di attenzione da parte degli Organi Istituzionali su quelle problematiche che stanno mettendo in seria discussione il futuro del settore.
Ci auguriamo che la richiesta dei Senatori venga accolta dal Governo e che lo Stato italiano, alla stregua di quello che faranno le Associazioni di categoria, si costituisca come parte in causa a difesa del comma 34-duodecies, della legge 221/2012 in quanto se malauguratamente la Corte europea dovesse ritenere la proroga 2020 in contrasto con i principi comunitari, oltre che a costituire un pericoloso precedente, potrebbe dar luogo ad una eventuale procedura d'infrazione finalizzata all'abrogazione da parte del Parlamento italiano della norma in esame.
Vi preghiamo, inoltre, di intensificare gli sforzi per il successo della raccolta di firme a sostegno della petizione da presentare al presidente Matteo Renzi. Il momento è cruciale, ogni balneare deve fare la propria parte e, tutti assieme, metteremo in campo la nostra determinazione e una grande forza volta a tutelare le imprese, il lavoro delle nostre famiglie e dei 100 mila dipendenti, oltre alla salvaguardia del futuro turistico del Paese.
IL PRESIDENTE
Riccardo Borgo