Il Consiglio di Stato con le sentenze di ieri ha confermato la sua contrarietà alle proroghe delle concessioni demaniali marittime salvo quella cd tecnica varata dal Governo Draghi.
In attesa di una auspicata nuova legge, ha nel contempo affermato la validità dei principi stabiliti dal Governo Draghi con l'art. 4 della legge 118/2024 come il diritto dei concessionari all'indennizzo pari al valore commerciale dell'azienda o la tutela di coloro che hanno gestito la concessione negli ultimi cinque anni ricavandone il reddito prevalente o esclusivo (v. punto 62).
Anche alla luce di queste sentenze è ancora più urgente e necessario un intervento legislativo chiarificatore da parte del Governo da noi inutilmente e da tempo invocato.
Ci riserviamo, ad un esame più approfondito, di ricorrere nuovamente alla Cassazione a Sezioni Unite per eccesso di giurisdizione non avendo, per esempio dedotto sulla giurisdizione esclusiva della Corte Costituzionale nella disapplicazione di una legge dalla quale possano derivare conseguenze penali.
Il Governo e il Parlamento, nel contempo, valutino di rivendicare le proprie prerogative legislative eventualmente lese dal Consiglio di stato sollevando conflitto di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale.