Apprendiamo che il Governo intende rinviare ad altro provvedimento, diverso dal Decreto fiscale, la tutela delle concessioni demaniali marittime intervenendo, adesso, solo per evitare la tassa sugli ombrelloni.
Quindi solo ‘scansare’ il rischio dell'ennesima dimostrazione dell’esosità del fisco nei confronti di un settore ingiustamente vessato dallo stesso e dalla burocrazia a dispetto delle vergognose campagne denigratorie nei nostri confronti.
Insistiamo nelle more della ricerca delle soluzioni alla Bolkestein, che richiedono approfondimenti tecnico-giuridici e interlocuzione anche con l'Unione europea, è urgente e non rinviabile che, almeno, si metta in sicurezza il settore con una lunga durata delle concessioni demaniali.
E questo anche per permettere il ripristino della funzionalità delle aziende danneggiate o distrutte dalla furia devastatrice della natura.
Non si tratta della soluzione risolutiva, ma di permettere a queste aziende di continuare a vivere ed operare nell'attesa di eventuali approfondimenti e interlocuzioni comunitarie.
È doveroso intervenire adesso: dopo sarebbe troppo tardi!
Invito tutti i dirigenti della mia Organizzazione, tutte le altre Sigle sindacali e tutti gli imprenditori balneari a contattare i parlamentari di loro conoscenza affinché si intervenga in tal senso con il Decreto fiscale o con la Legge di stabilità.
Dal 1° gennaio deve assolutamente scomparire dai nostri titoli concessori la "condanna a morte" del 31.12.2020!
Come già detto in precedenza questo è il tempo non della passiva attesa ma dell'azione anche personale.
Buona giornata e buon lavoro sindacale a tutti!