IL GOVERNO STAREBBE ELABORANDO SULLA QUESTIONE UNA NUOVA LEGGE I CUI CONTENUTI RESTANO AL MOMENTO OSCURI.
LA QUESTIONE BALNEARE È SERIA E DELICATA, NON MERITA DI ESSERE AFFRONTATA CON COLPI DI MANO.
Cari amici e colleghi,
vi trasmettiamo, in allegato al presente comunicato, lo schema di decreto legislativo varato in via definitiva oggi dal Governo.
Si riferisce al censimento delle concessioni di tutti i beni pubblici (quindi non solo spiagge ma anche piazze, laghi, fiumi, marciapiedi, ecc.) previsto dall'art. 2 della legge Draghi.
Era già "maturo" per la sua approvazione dallo scorso dicembre dopo aver ricevuto il parare che unitamente vi giro della Conferenza Unificata del 30 novembre scorso.
Con quindi un ritardo di otto mesi e a 10 giorni dalla scadenza della delega ( prorogata con il "milleproroghe" dal 27 febbraio al 27 luglio).
È pertanto un provvedimento legislativo che non incide negativamente sulla nostra questione.
Dal censimento dei beni i balneari non hanno nulla da temere ma tutto da guadagnare.
Sarebbe opportuno comunque chiarire la relazione fra il lavoro che si sta facendo al cd tavolo tecnico consultivo sulla cd mappatura delle spiagge in concessione e la istituzione di questa nuova banca dati (Siconbep) presso il Ministero dell'economia.
Nella prossima riunione del 25 luglio del cd Tavolo tecnico ci auguriamo che il Governo lo faccia.
Da fonte parlamentare della maggioranza nelle scorse ore si è paventato un blitz del Governo ad iniziativa del Ministro Fitto per varare una nuova legge dai contenuti oscuri e allarmanti.
Le stesse fonti ci hanno rassicurato che questo tentativo, al momento, sia venuto meno.
Ce lo auguriamo perché la questione balneare è importante e seria e certamente non merita di essere affrontata con "colpi di mano" o furtivamente.
Restiamo vigili e attenti affinché non succeda.
Il Presidente Antonino Capacchione