Qualora la situazione emergenziale dovesse perdurare il canone demaniale per il 2020 non va sospeso o dimezzato: ma soppresso!

Mar
26
2020
canone

Malgrado la non facile situazione a causa della pandemia da coronavirus, ci auguriamo tutti che quanto prima riusciremo, comunque, a lavorare, ma se così non dovesse essere quest’anno il canone, come gli altri tributi, a nostro avviso, non va corrisposto.

La normativa, attualmente vigente, (art. 03 comma 1 lett. c) D.L. 5 ottobre 1993, così come modificato dalla legge 296\2006 art. 1 comma 251), prevede già la riduzione del canone demaniale marittimo “nella misura del 50 per cento: 1) in presenza di eventi dannosi di eccezionale gravità che comportino una minore utilizzazione dei beni oggetto della concessione, previo accertamento da parte delle competenti autorità marittime di zona”.

Come è noto il canone demaniale per legge (art. 12 bis del D.L.  24 aprile 2014 nr. 66), va pagato entro il 15 settembre di ogni anno.

Al momento, pertanto, è del tutto prematuro parlare del canone, sia perché la scadenza del relativo pagamento non è imminente, sia, soprattutto, perché non si è ancora verificato il presupposto di fatto (“una minore utilizzazione dei beni oggetto della concessione”) per la riduzione prevista per legge.

Ecco perché riteniamo che allo stato attuale, già proporsi, dietro compenso, per presentare una domanda di riduzione del canone, che non potrà avere alcun seguito sia per l’assenza del presupposto di fatto che per l’impossibilità del prescritto accertamento amministrativo dello stesso, ancorché perfettamente legittimo è, a nostro avviso, inelegante e scandaloso!

Comunque, qualora taluno fosse già interessato a presentarla, la nostra Organizzazione di categoria (come, del resto, presupponiamo anche le altre), è a completa disposizione, a titolo completamente gratuito, per presentare la domanda.