Da oggi, 15 gennaio alle ore 15:00, sarà chiamato ad esprimere il Suo voto sull’A.S. nr. 989 Decreto Semplificazioni.
Su questo provvedimento sono stati presentati numerosi emendamenti che riguardano gli imprenditori balneari italiani.
Si tratta di 22 emendamenti che recepiscono precisamente tutto quanto da noi proposto per:
1. la riapertura della definizione del contenzioso per i canoni pertinenziali, estendendolo anche a quello amministrativo, non giurisdizionale, mediante il pagamento del 30% in alcuni casi, o del 25% in altri, delle somme dovute e con la sospensione dei provvedimenti sanzionatori nel caso di mancato pagamento (nnrr. 11.057 e 11.059 Gasparri ed altri; 11.058 e 11.060 Nastri; 3.0.58 e 5.0.14 Marti ed altri; 3.0.59 e 3.0.60 Croatti ed altri; 3.0.62 e 3.063 Ciriani ed altri;);
2. la modifica dell’articolo 49 del Codice della Navigazione con la soppressione della devoluzione a titolo gratuito (nnrr. 11.0.53 Gasparri ed altri, 11.0.54 Nastri e 3.0.55 Ciriani ed altri).
3. la sdemanializzazione delle aree che hanno perso le caratteristiche della demanialità e la loro cessione con diritto di opzione al concessionario ex articolo 3, commi 3 e 3 bis del decreto legge 25 settembre 2001 n. 351 convertito con modificazioni dalla legge 23 novembre 2001 n. 410 (nnrr.3.053 Ciriani ed altri; 11.0. 50 Nastri e 11.49 Gasparri ed altri) ;
4. l’eliminazione del “salvo conguaglio” ancora presente nei nostri titoli concessori escludendo in tal modo il rischio di contenzioso (nnrr. 11.0.52 Gasparri ed altri, 11.0.51 Nastri e 3.0.54 Ciriani ed altri);
5. una definizione unica valevole per l’intero territorio italiano del concetto di facile e difficile rimozione estendendo quanto previsto dalle Regioni Toscana e Liguria (nr. 11.0.55 Gasparri ed altri; 11.0.56 Nastri e 3.0.56 Ciriani ed altri);
Ci auguriamo che siano approvati dal Senato.
Insomma, la “questione balneare” non è stata completamente risolta con la recente legge di stabilità che ha stabilito il differimento di quindici anni della scadenza delle concessioni demaniali marittime, perché si tratta di mettere in definitiva sicurezza questo settore da troppo tempo vergognosamente maltrattato e ingiustamente penalizzato.
Si tratta di aziende, ad oltre il 93% a carattere familiare, (qualcuna, sicuramente, Lei la conosce bene), che forniscono i servizi di spiaggia per la soddisfazione dei clienti italiani e stranieri e che hanno creato un elemento caratteristico del nostro ‘Made in Italy’.
Una categoria che non è fatta di capitani d’industria dai forzieri ricolmi, ma di famiglie che traggono il reddito e lavoro dalla propria onesta occupazione.
Un intero settore produttivo che il mondo ci invidia e che sta osservando attentamente quanto deciderete di fare nelle prossime ore e giorni, con la speranza di chi attende una concreta risposta e non dichiarazioni, ormai, prive di senso.
Siamo certi della Vs. condivisione e confidiamo sulla Vs. concreta iniziativa al riguardo.
Il Presidente
Antonio Capacchione