LA CORTE COSTITUZIONALE RIBADISCE CHE SPETTA AL GOVERNO E AL PARLAMENTO LEGIFERARE SULLE CONCESSIONI DEMANIALI MARITTIME

Dic
5
2018
SIB: è tempo non di promesse, ma di varare urgentemente una norma giuridica di tutela del settore

Oggi è stata depositata la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato la Legge Regionale ligure nr. 25 del 2017 ritenendo la competenza esclusiva dello Stato sulla materia.
Come era prevedibile, e da noi temuto sulla base dell’ormai costante giurisprudenza costituzionale in materia, la Corte Costituzionale riconferma la competenza esclusiva dello Stato escludendo ogni possibilità di intervento legislativo regionale. Ecco perché dal giugno scorso abbiamo insistentemente chiesto al Governo di rinunciare all'impugnativa davanti alla Corte Costituzionale delle Leggi Regionali liguri nr. 25 e 26 del 2017 e la loro trasformazione in leggi nazionali.

Purtroppo il Governo non ha accolto la nostra richiesta, formalizzata con lettera al presidente del Consiglio dei Ministri in data 2 luglio 2018, a differenza di quanto fatto con altre Leggi Regionali nel frattempo e contravvenendo clamorosamente al contratto di Governo ove si afferma  di voler "impedire gli effetti pregiudizievoli sugli interessi nazionali della Direttiva Bolkestein" (punto 29).
È ovvio prevedere che analoga sorte subirà anche la Legge Regionale ligure nr. 26/2017,  la cui udienza di discussione si è svolta lo scorso 20 novembre.
Questa decisione della Consulta rafforza quanto stiamo chiedendo anche in queste ore al Governo e al Parlamento: spetta allo Stato assumersi, finalmente, le proprie responsabilità nei confronti di 30.000 imprese e 100.000 addetti diretti.
È ora che il Governo e il Parlamento chiariscano la non applicazione a questo settore della Direttiva Bolkestein. Se questa decisione comporta approfondimenti con l'Europa e tecnico giuridici, è urgente e non rinviabile, inserire nella manovra di stabilità, in discussione nel Parlamento, una misura di salvaguardia temporale che metta in sicurezza questo importante segmento del nostro ‘Made in Italy’.
Ribadiamo che giudichiamo le Forze politiche e le Istituzioni non da quello che si promette ma da quello che si fa. Non c'è più tempo da perdere e non vi sono più alibi.
Il momento di varare una norma giuridica nazionale di tutela è questo!