Il presidente nazionale del Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio, Antonio Capacchione, ha partecipato oggi a Margherita di Savoia (Bari-Bat), alla presentazione del progetto “STIMARE”, (STrategie Innovative per il Monitoraggio ed Analisi del Rischio Erosione), sul fenomeno dell’erosione delle coste, realizzato dalle Università di Bologna unitamente al Politecnico di Bari.
Sono intervenuti, fra gli altri, i professori Renata Archetti dell’Università di Bologna, Leonardo Damiani, Angela Barbanente e Vincenzo Simeone del Politecnico di Bari.
I due Centri universitari hanno individuato, sul litorale adriatico, il sito di Margherita di Savoia (Puglia) e quello di Riccione (Emilia Romagna), perché da tempo soggetti a significativi fenomeni di erosione costiera, nonostante i massivi interventi di difesa realizzati negli ultimi decenni.
Si tratta di un progetto altamente innovativo che prevede azioni di monitoraggio e attività di modellazione numerico/sperimentale volte a sviluppare modelli previsionali di rischio costiero.
Il carattere innovativo del progetto, che ha suscitato l’interesse del Ministero dell’Ambiente, è dovuto anche all’attenzione dei Centri di ricerca universitari verso le comunità locali interessate, aumentando la loro sensibilità sul problema dell’erosione costiera.
Tra gli scopi dello stesso c’è quello di favorire la collaborazione con le Amministrazioni e gli stake holders, coinvolgendoli durante le fasi di progetto e sviluppando sinergie con il mondo della ricerca, al fine di promuovere politiche di gestione e protezione del territorio costiero condivise ed innovative.
“La protezione della costa costituisce un aspetto primario e centrale dell’iniziativa del S.I.B. perché l’erosione, oltre alla spiaggia, si ‘mangia’ anche il reddito e il lavoro degli imprenditori balneari” ha dichiarato Capacchione.
Come si è visto in queste settimane, i primi ad essere colpiti dalle violente mareggiate sono proprio gli stabilimenti balneari.
“E’ necessario un impegno maggiore delle Istituzioni verso questa problematica, mentre sconcerta che, proprio in questi giorni, il Parlamento e il Governo non abbiano adottato neppure una misura di salvaguardia del settore attraverso una lunga durata delle concessioni demaniali, al fine di mettere in grado gli imprenditori balneari di ricostruire gli impianti distrutti dalle recenti mareggiate” ha concluso il presidente del Sindacato di Confcommercio.
I BALNEARI IN PRIMA LINEA PER LA PROTEZIONE DELLA COSTA ITALIANA
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