E ora il mare si mangia tutto

Set
18
2017
Si aggrava la situazione della spiaggia a sud di Marina di Cecina e alle Gorette
cecina

Il mare quando è gonfio non conosce ostacoli. Non si cura di sconvolgere il paesaggio disegnato dall’uomo. Si prende gli spazi che vuole. S’incunea tra i pini marittimi. Si nutre della sabbia. Ne inghiotte grandi quantità ad ogni mareggiata. E denuda le radici di quegli alberi. Il vento fa il resto. I tronchi perdono la presa. Muoiono, divorati dall’acqua e dalla salsedine. Siamo in piena riserva biogenetica: 6 chilometri di pineta fragile e indifesa. Con gli alberi a ridosso della spiaggia che un po’alla volta si arrendono all’erosione. Mentre alle Gorette la minaccia più immediata è per la spiaggia.

“Tra l’Ippocampo e l’ex Villaggio dei francesi il mare sta entrando nella pineta – dice Alberto Nencetti, vicepresidente provinciale S.I.B. Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio e titolare dello stabilimento Ippocampo.

Si sono perse le dune. Il mare alimentato dal vento di ponente ha abbattuto anche alcuni tratti della rete di protezione”.

Dopo ogni mareggiata l’album fotografico è una replica di scene già viste. Cambia solo la misura. Una scogliera. Un albero più in vista di altri. Qualunque elemento preso a riferimento restituisce la misura di ciò che non c’è più. A tratti è ridotta a poco più di un budello, la spiaggia.

La condizione per mettere al sicuro i tomboli e la spiaggia del Tombolo sud sono ripascimenti e scogliere per smorzare l’azione del mare. L’intervento per contrastare l’erosione dei tomboli, auspicato da tempo, dovrebbe arrivare nell’arco di due anni. Ci sono le risorse di Regione Toscana e Ministero dell’Ambiente, circa 4 milioni di euro derivanti risparmiati dal progetto di protezione della costa e dell’abitato di Marina che si è concluso con il collaudo delle opere nei mesi scorsi.

“Ho avuto conferma presso l’assessorato regionale all’Ambiente che la progettazione dell’intervento è in corso presso il Genio civile”, dice il sindaco di Cecina Samuele Lippi, che nei prossimi giorni ha in agenda un incontro a Firenze per conoscere lo stato dell’arte.

Più complesso l’iter per completare quanto previsto alle Gorette. Tre celle, ovvero i tratti di arenile compresi tra due pennelli, devono ancora ricevere il ripascimento previsto a carico della Porto di Cecina Spa. “Si tratta di poco meno di 60.000 metri cubi di sabbia che avrebbe dovuto essere recuperata dal dragaggio per la realizzazione della darsena nuova – sostiene Nencetti. E resta anche da adeguare una scogliera”.