‘Riteniamo che l’emendamento approvato oggi dalla X Commissione del Senato, come referente della conversione in legge sulla crescita del Paese, che proroga di 5 anni le attuali concessioni demaniali turistico-ricreative, non è la soluzione che le 30.000 imprese balneari italiane si aspettavano e della quale ha bisogno l’economia turistica del nostro Paese’.
E’ quanto affermano in una nota S.I.B. Sindacato Italiano Balneari - Confcommercio, FIBA
- Confesercenti e Assobalneari Italia - Confindustria. La cosa che sorprende di più è che ancora una volta non si è tenuto conto che questa proroga non da fiato alle imprese, né promuove gli investimenti, prosegue la nota. Prendiamo atto che non si è voluto difendere fino in fondo il sistema turistico italiano. Sarebbe oltremodo grave e del tutto inaccettabile che il Governo dia seguito all’art. 11 della Comunitaria 2010 procedendo ad emanare una nuova normativa per questo settore senza tenere conto della posizione del Parlamento, delle Regioni, dell’ANCI, dell’UPI e delle associazioni di categoria.
Le oltre 30.000 imprese balneari sono in stato di agitazione e pronte ad iniziative di protesta qualora il Governo intenda, ancora una volta, penalizzare un settore cruciale per l’economia nazionale ed umiliare la volontà politica espressa da Parlamento, Regioni ed Enti locali.
Questo non vuol dire che non siamo fortemente determinati a continuare questa lotta convinti della validità delle nostre ragioni che non sono in contrasto con la normativa europea, né con le esigenze di tutela ambientale, di garanzia della concorrenza e di sviluppo della piccola e media impresa.
Siamo certi che la ragionevolezza prevarrà dando soddisfazione alle decine di migliaia di famiglie che sono in attesa di una soluzione per poter trascorrere un meritato sereno Natale.