CANONI DEMANIALI: ALLA RICERCA DELLA SOLUZIONE PER SCONGIURARE LA CHIUSURA DEGLI STABILIMENTI BALNEARI

Dic
3
2003

Il Consiglio Direttivo del S.I.B. ha riscontrato con soddisfazione la generale attenzione da parte di tutte le forze politiche in merito alla messa in discussione del paventato aumento dei canoni demaniali marittimi.

Il Consiglio Direttivo del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio, che associa circa 10.000 imprese balneari, riunito oggi a Roma, ha riscontrato con soddisfazione la generale attenzione da parte di tutte le forze politiche in merito alla messa in discussione del paventato aumento dei canoni demaniali marittimi. L’improvvisa decisione da parte del Governo di avocare a sé la materia, se da una parte rappresenta un gesto di attenzione nei confronti del sistema turistico-balneare, dall’altra preoccupa in quanto gli emendamenti presentati da tutte le forze politiche, dietro precise indicazioni degli imprenditori balneari, e ritenuti ammissibili, pur garantendo lo stesso gettito previsto dalla Finanziaria, non sono stati esaminati dalla Commissione Bilancio. Il S.I.B. riconferma la volontà dei suoi associati a non incidere negativamente sulla qualità e sulla quantità dei servizi offerti e tanto meno sulle tariffe dei servizi di spiaggia in un momento di generale difficoltà economica del Paese. Il S.I.B., però, ribadisce lo stato di agitazione della categoria e resta in attesa di fatti concreti da parte del Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, anche a seguito dell’emendamento governativo che sarà presentato alla Camera la prossima settimana in occasione dell’approvazione della legge Finanziaria. Gli imprenditori auspicano, pertanto, l’individuazione di un sistema idoneo a soddisfare un aumento delle entrate dello Stato ma, al tempo stesso, ad assicurare il versamento di importi sopportabili nell’economia delle imprese e, perciò, in grado di scongiurare la chiusura degli stabilimenti balneari.

Roma, 3 dicembre 2003

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