BALNEARI, IL GOVERNO CHIARISCA COSA VUOLE FARE

Nov
4
2012

Roma, 4 novembre 2012

In assenza di valide spiegazioni chiediamo al Parlamento italiano l’immediata revoca della delega al Governo per la disciplina in materia.

I reali motivi del preannunciato incontro con la Commissione europea da parte dei Ministri Piero Gnudi e Enzo Moavero Milanesi sulla questione dei balneari, diffusi oggi da un autorevole quotidiano economico - se confermati o comunque non smentiti - costituirebbero una grave scorrettezza nei confronti delle Istituzioni italiane, (Regioni, Provincie e Comuni), oltre che nei riguardi delle imprese balneari italiane che, da tempo, hanno chiesto, inutilmente, l’apertura del tavolo di elaborazione del decreto legislativo per la nuova disciplina delle concessioni demaniali marittime così come promesso dai due Ministri nell’incontro del 23 febbraio 2012.

Lo affermano in una nota congiunta i Sindacati di categoria S.I.B. -Confcommercio, FIBA – Confesercenti e Assobalneari Italia – Confindustria in rappresentanza di 30.000 imprese balneari italiane.

A meno che tali non si vogliano considerare gli incontri del 23 febbraio e del 10 ottobre scorsi nei quali oltre 50 persone, in rappresentanza di imprese, regioni, province, comuni, parlamentari italiani ed europei, sono stati riuniti intorno ad un tavolo, in un dialogo tra sordi, nel quale ognuno ha portato avanti la propria posizione senza alcun confronto di merito.

Ma ciò sarebbe oltremodo grave nei confronti del Parlamento italiano che si è più volte espresso, all’unanimità, come nell’Odg del Senato il 5 maggio 2011, per una tutela delle imprese balneari attualmente operanti attraverso principi e meccanismi che non sono stati, in alcun modo, raccolti nella bozza di decreto legislativo elaborato, nella più totale segretezza, da parte del Ministero degli Affari Regionali.

Sarebbe, infine, in contrasto con la risoluzione approvata all’unanimità dal Parlamento europeo in data 27 settembre 2011 che ha chiesto l’adozione da parte degli Stati di adeguate “misure compensative” a tutela dei diritti delle imprese balneari.

A questo punto, in assenza di una chiara ed inequivocabile smentita, riteniamo doveroso chiedere al Parlamento italiano l’immediata revoca della delega al Governo per la disciplina della materia, concessa con la legge n. 217 del 15 dicembre 2011, e così negligentemente, dallo stesso, esercitata.

Info: ufficio stampa cell. 339.4500094