Al convegno giuridico di Pesaro voci molte critiche del mondo accademico sulla disciplina europea delle concessioni demaniali

Dic
21
2019
Pesaro

Nell’importante convegno giuridico che si è tenuto a Pesaro intitolato “Le concessioni demaniali marittime tra diritto nazionale e diritto dell’Unione Europea“, sono intervenuti prestigiosi professori di diritto amministrativo provenienti da diverse università, per fare il punto della situazione dal punto di vista giuridico in merito all'annosa vicenda delle concessioni balneari alla luce anche delle recenti pronunce giurisprudenziali. Per quanto ci riguarda abbiamo cercato di fornire, al qualificato uditorio, un contributo sulle posizioni squisitamente giuridiche che possono vantare le aziende balneari concessionarie. In primo luogo la doverosità di una tutela del legittimo affidamento, invocabile dai balneari per l’abrogazione, a seguito del d.l. 30 dicembre 2009 nr. 194, del loro diritto cd di insistenza precedentemente riconosciuto dal Codice della Navigazione così come indicato al punto 56 della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea 14 luglio 2016, C-458/14, Promoimpresa. Per la giurisprudenza comunitaria la tutela del legittimo affidamento costituisce uno dei “motivi imperativi di interesse generale” ex art. 12 c. 3 della Direttiva Bolkestein. Importante anche la tutela della proprietà aziendale anche alla luce della sentenza della stessa Corte di Giustizia del 28 gennaio 2016 C-375/14, Laezza che ha anche chiarito il contrasto con il Trattato europeo di una eventuale coattiva cessione a titolo gratuito, in favore dello Stato, dei beni e attrezzature aziendali alla scadenza della concessione. In molti degli autorevoli interventi sono state evidenziate le criticità sul trattamento giuridico riservato alla disciplina delle concessioni demaniali marittime italiana sia dall’Europa che da parte della giurisprudenza italiana peraltro contraddittoria.