Necessario conoscere il gettito attuale o bisognerà prevedere uno slittamento dei termini...
“Se prima non si conoscono i dati reali del gettito che le imprese balneari pagano allo Stato come canone demaniale marittimo, è inutile, iniquo, fuorviante ed estremamente pericoloso per l’intero comparto turistico italiano, il previsto aumento del 300% dei canoni”. Queste le dichiarazioni di Riccardo Scarselli, Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari FIPE/Confcommercio a cui aderiscono circa 10.000 stabilimenti balneari, oggi, dopo l’audizione presso la Commissione Finanze della Camera dei Deputati. “Siamo disponibili ad un dialogo, continua Scarselli, affinché il nuovo importo relativo ai canoni demaniali marittimi, pari a 140 milioni di euro, così come previsto dalla Finanziaria 2004, sia raggiunto. Vogliamo, però, lavorare a fianco del Governo in un tavolo tecnico per fare in modo che le nostre imprese non vengano penalizzate, o, peggio ancora, rischino la chiusura. Ma bisogna fare presto perché la stagione turistico-balneare inizierà tra pochi giorni e se non si riuscirà a conoscere esattamente la situazione reale ed aggiornata, bisognerà prevedere uno slittamento dei termini”. Alla riunione odierna hanno partecipato, oltre al S.I.B., tutte le categorie degli imprenditori coinvolte: la Faita che aderisce alla Confcommercio, la Confartigianato, la Lega delle Cooperative e la Confesercenti.
Roma, 22 aprile 2004