Malgrado lo spettro dei canoni demaniali e la congiuntura non favorevole per il turismo italiano.
Sebbene le condizioni atmosferiche di questi giorni facciano immaginare l’estate molto lontana, la Pasqua, che quest’anno si celebra a fine marzo, avvia virtualmente la stagione balneare 2005. I circa 10.000 stabilimenti balneari associati al S.I.B. Sindacato Italiano Balneari aderente alla FIPE/Confcommercio, riservano ai propri clienti una piacevole sorpresa: le tariffe dei servizi di spiaggia saranno invariate rispetto allo scorso anno, solo laddove sono state realizzate importanti innovazioni – e quindi notevoli investimenti – si potranno avere aumenti minimi. “Queste le indicazioni che abbiamo fornito ai nostri associati – afferma Riccardo Borgo il Presidente del S.I.B. – è una scelta che abbiamo fatto alla luce di due considerazioni: il turismo italiano sta faticando notevolmente e i dati 2004 lo dimostrano, oggi non sarebbe in grado di assorbire aumenti di listini. Pur con lo spettro dell’aumento del 300% dei canoni demaniali marittimi, poi, siamo fiduciosi che prevarrà il buon senso da parte del Governo che si dichiara attento e preoccupato della competitività delle aziende ed indica in quelle medio-piccole – come gli stabilimenti balneari – il vero motore dell’economia italiana. Ci auguriamo, quindi, che non si verifichino contraddizioni clamorose avviando una manovra che graverebbe sui bilanci delle imprese balneari con l’aumento indiscriminato dei canoni e costituirebbe l’esatto contrario di quanto affermato fino ad oggi e, fatto ancora più grave, di quello di cui il turismo ha bisogno”. Questa fiducia ci viene anche dalla consapevolezza che le forze politiche hanno preso posizione contro il provvedimento, tutte le Regioni hanno espresso il proprio dissenso e in questi ultimi giorni hanno sollecitato il Governo per istituire al più presto un tavolo tecnico con le categorie per superare questo momento di incertezza, diversamente si correrebbe il rischio di assistere a plateali manifestazioni di protesta prima dell’avvio della stagione estiva. “Non abbiamo mai smesso di investire nelle nostre aziende, continua Borgo, per migliorare ed ampliare i servizi offerti, sappiamo che è proprio nei momenti di difficoltà che bisogna guardare al futuro con coraggio e contrastare l’avversa congiuntura con idee, iniziative, servizi di qualità, senza ritoccare i prezzi ma anche senza compromettere gli equilibri economici delle nostre aziende”. Per quanto riguarda le presenze per la stagione estiva Borgo conclude che ”permangono molte preoccupazioni sia per i difficili scenari politici internazionali sia per la congiuntura economica che stenta a riprendersi. Fare previsioni, oggi, è difficile e, nel nostro settore, le condizioni atmosferiche spesso sono determinanti. La tradizione suggerisce che ad inverni freddi fanno seguito estati calde, quindi, speriamo bene”.
Roma, 3 Marzo 2005