In spiaggia presenze e consumi diminuiti dal 10 al 40%. “Il maltempo, che nelle ultime settimane ha imperversato su buona parte della penisola, sta compromettendo la stagione turistico-balneare 2006” afferma Riccardo Borgo, Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari aderente a F.I.P.E./Confcommercio che associa circa 10.000 stabilimenti balneari. Ai mesi di giugno e luglio caratterizzati, complessivamente, da segnali positivi si contrappongono i primi 20 giorni di agosto contraddistinti da tempo molto incerto, piogge intense alternate a brevi schiarite, mare agitato o molto mosso, forti venti e temperature ben al di sotto delle medie stagionali in molte parti d’Italia, che hanno scoraggiato numerosi turisti a trascorrere le giornate in spiaggia. Risultato: gli stabilimenti balneari ad oggi registrano una flessione che varia dal 10 fino al 40%, con punte addirittura del 60/70% in alcune regioni come la Liguria, la Calabria e la Toscana, e questo nel periodo clou della stagione estiva che rischia, così, di caratterizzare come molto negativa l’intera annata. I turisti, infatti, scelgono il mese di agosto per trascorrere le vacanze al mare, ed è quindi in questo periodo che il comparto balneare dovrebbe lavorare al massimo delle possibilità ed anche in maniera più omogenea in quanto ad agosto le presenze non si concentrando esclusivamente nei week-end, ma sono scaglionate nell’arco delle settimana invertendo, in positivo, quanto avviene negli altri mesi dove il ‘mordi e fuggi’ è di gran lunga prevalente. Inoltre, oggi, chi si deve muovere per raggiungere le spiagge lo fa a ragion veduta dopo aver consultato le previsioni meteorologiche e scegliendo altre soluzioni qualora le stesse non siano rassicuranti.“Siamo seriamente preoccupati di questa situazione, continua Borgo, oltretutto le mareggiate hanno eroso i litorali in diverse località costiere e molti stabilimenti balneari sono stati costretti a ridurre le attrezzature in spiaggia. Forse a fine luglio siamo stati troppo ottimisti nel valutare l’andamento della stagione, non avevamo fatto i conti, infatti, con un agosto assolutamente anomalo”. Ovviamente pure i consumi sono andati di pari passo scontando, in più, una congiuntura economica negativa che vige ormai da qualche anno e che induce i clienti a spendere con molta attenzione in bibite e gelati, optando sempre più spesso per un panino portato da casa piuttosto che un pasto al ristorante o al self service. “Dopo due stagioni negative, conclude Borgo, anche il 2006 rischia di essere archiviato con lo stesso risultato. Sarà assolutamente necessario studiare nuovi servizi e nuove offerte in grado di anticipare e allungare l’attività delle nostre imprese anche al di fuori dei canonici mesi estivi. Oggigiorno, infatti, i soli mesi di giugno, luglio ed agosto, per di più se condizionati da avverse condizioni atmosferiche, non sono in grado di compensare gli investimenti. Il comparto balneare rappresenta un elemento trainante del turismo italiano, la nostra politica da anni è rivolta a riqualificare e migliorare le strutture con una grande attenzione alla qualità ed alla difesa dell’ambiente. I dati definitivi della stagione 2006 - speriamo che quest’ultimo scorcio di estate possa migliorare - dovranno far riflettere per poter programmare gli opportuni interventi, affinché, come ha affermato il vicepremier Francesco Rutelli, l’Italia riconquisti competitività e quindi ulteriori posizioni e fette di mercato tra i Paesi leader del turismo mondiale”.
Roma, 25 agosto 2006