Oltre il 50% degli stabilimenti sono aperti, attesi molti stranieri,
prezzi sostanzialmente invariati.
“Stimiamo che oltre 3 milioni di turisti sceglieranno le spiagge italiane per le vacanze di Pasqua, in molte località gli stabilimenti balneari sono aperti con tutti i servizi attivi”, dichiara Riccardo Borgo, Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari, aderente alla FIPE/CONFCOMMERCIO che associa circa 10.000 imprese.
“La Pasqua – continua Borgo – per le nostre imprese è sempre coincisa come test per la stagione estiva e le buone previsioni meteorologiche fanno ben sperare, oltre il 50% delle imprese aderenti al Sindacato, specialmente quelle situate nei litorali attorno alle grandi città, sono già in grado di garantire la maggior parte dei servizi, seguendo l’ottica di soddisfazione dei clienti e una qualità sempre maggiore.
Confidiamo, poi, negli stranieri perché quest’anno la Pasqua alta di fine aprile potrebbe attrarre molti turisti per godersi i primi bagni di mare anticipando, di fatto, l’inizio della stagione estiva 2011”.
“Oggi chi sceglie la spiaggia per trascorrere le vacanze vuole trovare servizi adatti alle proprie esigenze – prosegue Borgo – per questo motivo molti stabilimenti balneari si stanno specializzando per accontentare le varie fasce d’età”.
In diverse località balneari molti Comuni hanno consentito di anticipare l’inizio della stagione balneare ad aprile, rendendo possibile, di fatto, l’allungamento della stagione turistica. Si tratta di un provvedimento molto positivo, a nessuno, infatti, piace il lungomare non illuminato e senza servizi, ci auguriamo che altre Amministrazioni seguano questo esempio per poter arrivare ad avere gli stabilimenti balneari aperti anche negli altri mesi dell’anno, questo per esaudire il desiderio di molti clienti che, da tempo, richiedono la possibilità di usufruire di alcuni dei nostri servizi tutto l’anno, sia di giorno che di sera.
Chiediamo in tal senso una maggiore responsabilità da parte delle Regioni in merito al ruolo di indirizzo verso i Comuni interessati, i soli 3 mesi estivi, infatti, non sono più sufficienti per garantire un valido sviluppo turistico al nostro Paese.
Per quanto riguarda i prezzi dei servizi di spiaggia il Sindacato ha consigliato di mantenere gli aumenti entro il tasso d’inflazione, molti imprenditori, peraltro, hanno già annunciato che non modificheranno le tariffe rispetto al 2010.
“Si tratta di un notevole sforzo compiuto dalla categoria – conclude Borgo – perché la situazione economica generale, infatti, e quella turistica in particolare, ci impongono di considerare con estrema cautela le tariffe”.
Info: ufficio stampa S.I.B. cell. 339.4500094