50% gli stabilimenti aperti, servizi diversificati secondo le fasce d’età, Europei di calcio e Giochi Olimpici direttamente in spiaggia, prezzi sostanzialmente invariati. "Stimiamo che saranno circa 2,5 milioni i turisti che sceglieranno le spiagge italiane durante le vacanze di Pasqua, in calo del 18% rispetto allo scorso anno. In molte località, poi, troveranno gli stabilimenti balneari aperti con tutti i servizi già attivi", dichiara Riccardo Borgo, Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari,aderente alla FIPE/CONFCOMMERCIO che associa circa 10.000 stabilimenti balneari. "La Pasqua per le nostre imprese - continua Borgo - è sempre stata considerata una sorta di test per la stagione estiva che quest'anno comincia sotto il segno dell'incertezza, sia per le previsioni atmosferiche negative sia per la questione dei canoni demaniali. Oltre il 50% delle imprese aderenti al Sindacato, oggi, sono in grado di garantire la maggior parte dei servizi offerti, seguendo l'ottica di soddisfazione dei clienti e una qualità sempre maggiore". Per la nostra categoria le condizioni atmosferiche sono determinanti, ma anche la capacità di spesa dei turisti e l'attuale difficile condizione economica del nostro Paese certamente non aiuta. I turisti che scelgono i litorali per trascorrere le vacanze vogliono trovare servizi adatti alle diverse esigenze, per questo motivo molti stabilimenti balneari si stanno specializzando per accontentare tutte le fasce d'età: parchi gioco riservati ai bambini con i gonfiabili, campi di beach volley o tennis, per i più sportivi, fino ai megaschermi per gli appassionati di sport: il campionato europeo di calcio prima e i Giochi della XXIX Olimpiade potranno essere seguiti standosene tranquillamente in spiaggia. Per quanto riguarda i prezzi dei servizi di spiaggia il Sindacato ha consigliato di mantenere gli aumenti entro il tasso d'inflazione. Molti imprenditori, peraltro, hanno già annunciato che non modificheranno le tariffe rispetto al 2007. "Si tratta di un notevole sforzo compiuto dalla categoria - conclude Borgo - perché resta aperto ancora oggi il problema dei canoni demaniali marittimi relativi alle pertinenze. Chiediamo, pertanto, che da subito si provveda a prorogare al 31 dicembre 2008 l'attuazione dell'art. 1 della legge n. 296 del 27 dicembre 2006. Al fine di garantire allo Stato un gettito ragguardevole per gli anni 2007 e 2008, dovrà essere applicato, salvo conguaglio, un canone demaniale calcolato nella misura pari al 200 % rispetto a quello corrisposto per le stesse tipologie pertinenziali nell'anno 2006. E' assolutamente necessario, però, costituire e convocare con urgenza un tavolo politico-tecnico tra Governo, Regioni e Sindacati di categoria con l'obiettivo diprovvedere sia alla riscrittura della normativa che riguarda i canoni demaniali che alla definizione di nuovi strumenti normativi in grado di dare risposte adeguate ad una moderna concezione del turismo balneare".
Pasqua: SIB, circa 2,5 milioni i turisti in spiaggia
Allegato