Nuova stretta delle Regioni e delle associazioni di categoria sulle concessioni demaniali

Feb
22
2012
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Il 23 febbraio a Roma si terrà un incontro con i Ministri Piero Gnudi e Enzo Moavero Milanesi, rispettivamente agli Affari Regionali, Turismo e Sport e agli Affari Europei, dai quali le Regioni italiane e i quattro rappresentanti nazionali della Confcommercio, Confindustria, Confartigianato e CNA, esigeranno la massima chiarezza riguardo la volontà politica del Governo italiano rispetto la necessità di chiedere una deroga per le concessioni demaniali alla direttiva Bolkestein. “Dopo che il nostro Paese è uscito dalla procedura d’infrazione, grazie alla legge emanata dallo Stato che ha annullato il rinnovo automatico delle concessioni, è infatti indispensabile decidere se si vuole derogare alla Bolkestein, o se invece ci si vuole adeguare alla direttiva europea” spiegano i diretti interessati. “La posizione delle Regioni italiane riguardo la direttiva Bolkestein è chiara e inequivocabile – ha detto l’Assessore regionale al Turismo della Liguria, Angelo Berlangieri – vogliamo che lo Stato Italiano chieda la deroga, in modo che si possa ricominciare a dare fiducia ai tanti imprenditori che, finora, hanno lavorato per rendere competitivo il turismo balneare e che, ad oggi, si trovano bloccati da un dispositivo che vorrebbe che si andasse a bando per l’assegnazione delle spiagge, vanificando così tutti gli investimenti fatti sulla propria concessione durante gli anni e per di più lasciandoli senza un lavoro per sé e per le proprie famiglie”. Determinate sia le Regioni che le associazioni di categoria che annunciano già che non lasceranno il tavolo fino a quando non avranno risposte precise da parte dei Ministri che non lascino dubbi sul da farsi. “Se dovessimo incassare una mancata volontà da parte del Governo di intervenire in favore della deroga – ha concluso Berlangieri – non desisteremo comunque e non potremo fare altro che rivolgerci direttamente a Bruxelles per far ascoltare le motivazioni per cui deve essere concessa la deroga. E proprio perché ci auguriamo di non dover arrivare a quel punto, abbiamo fiducia che il Governo Italiano capisca l’importanza della nostra richiesta e aiuti un settore economico di fondamentale importanza per il nostro Paese che deve essere messo, di nuovo, in condizioni di lavorare con qualche prospettiva per il futuro”.