IMPRESE BALNEARI: SIB, NO ALL’AUMENTO SPROPORZIONATO DEI CANONI

Ott
21
2015

Rivedere la norma di aumento dell’aliquota regionale dal 25 al 100% che porterà molte imprese sull’orlo della revoca della concessione per non essere in grado di pagare canoni esagerati. “

Sorprende e stupisce che la Giunta regionale della Toscana, tradizionalmente attenta alle problematiche delle imprese balneari, preveda, nella proposta della legge di stabilità 2016, l’aumento dell’aliquota regionale sulle concessioni demaniali dall’attuale 25 al 100%” afferma Riccardo Borgo, Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari – FIPE/Confcommercio.

“In un momento in cui i Sindacati di categoria si siedono al tavolo con il Governo - continua Borgo - per la stesura del provvedimento legislativo che dovrà portare ad una riforma organica della materia e delle modalità di calcolo del canone demaniale, non se ne capisce la logica e, soprattutto, l’opportunità”. Nello specifico dei canoni è nota la necessità di superare l’attuale norma per un nuovo e diverso sistema di calcolo che tolga di mezzo l’aberrazione dei valori OMI, (che sta portando, anche in Toscana, non poche imprese sull’orlo della revoca della concessione), e che, con un’ imposta regionale del 100%, allargherà in maniera esponenziale il numero delle imprese che non saranno più in grado di pagare canoni sproporzionati. È necessario giungere ad un sistema più equilibrato che consenta un gettito adeguato e un canone sopportabile per tutte le imprese. Le tasse che si chiedono ai cittadini ed alle imprese devono avere una primaria condizione: quella che il cittadino e l’impresa siano, comunque, in grado di pagare. Se una autorità non rispetta questo principio rischia, come in questo caso, di portare molte imprese alla morte. Non vorremmo che fosse un diverso e anticipato modo di applicazione della Bolkestein!

“Chiediamo un pronto ripensamento della Giunta Toscana - conclude Borgo - e invitiamo responsabilmente il Consiglio regionale, che comunque sarà chiamato a votare la legge, a cancellare un provvedimento sbagliato. Percorreremo tutte le strade per salvare le imprese, seguiremo attentamente l'evolversi della situazione a livello nazionale, regionale e locale mettendo da subito in allarme i concessionari della Toscana”.