Alla fiera di settore dell'Alto Adriatico, giunta alla 50a edizione, il presidente nazionale del SIB/FIPE- Confcommercio, Antonio Capacchione, intervenendo al convegno "Sinergie tra enti locali e imprese turistiche per lo sviluppo e la tutela della Costa veneta", ha sottolineato, fra l'altro, che le imprese che operano nella balneazione attrezzata italiana hanno bisogno, prima ancora di una riduzione dei costi, e quindi fiscale, di una riduzione del peso burocratico soffocante di ogni progetto di crescita e di miglioramento aziendale.
Ancora oggi continua ad essere al centro dei problemi della categoria (composta da più di 30.000 imprese con oltre 100.000 addetti diretti che superano il milione con l'indotto), la questione della continuità del lavoro, che trova nella durata delle concessioni il fattore di maggiore criticità.
A tal proposito, di fronte ad una sala gremita, Capacchione ha sollecitato i funzionari comunali presenti ad applicare la legge dei quindici anni nr. 145/2018.
In difetto c'è il rischio di conseguenze giudiziarie a carico dei comuni per gli eventuali danni che i concessionari balneari dovessero subire per la violazione del proprio buon diritto a non veder lesi il legittimo affidamento e la proprietà aziendale, così come riconosciuti dalla giurisprudenza delle Corti europee.
Il presidente regionale del SIB Veneto, Alessandro Berton, ha inoltre evidenziato la grande esperienza degli operatori balneari di questa regione nel rapporto di collaborazione con gli Enti pubblici e segnatamente con i comuni e la Regione per la realizzazione di opere pubbliche finalizzate al contrasto del fenomeno erosivo, per il miglioramento dell'arredo urbano e per la promozione turistica della costa veneta.
È una delle possibili strategie per difendere e consolidare i successi già conseguiti nel mercato internazionale delle vacanze con i suoi 70 milioni di presenze turistiche.
Erano presenti, tra gli altri, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto.