Segnaliamo che anche il Consiglio dei Ministri di ieri, che ha dichiarato lo stato di emergenza per le regioni devastati dall’ondata di maltempo che, nei giorni scorsi ha colpito l’Italia, fra l’altro, “ ha deliberato la rinuncia all’impugnativa della legge della Regione Molise n. 15 del 24 ottobre 2107” davanti alla Corte costituzionale.
Purtroppo anche questa volta non si tratta dell’impugnativa alla legge ligure nr. la n. 26, il 10 novembre 2017 “Disciplina delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico ricreative” per la quale la Consulta ha fissato la discussione il prossimo 20 novembre.
Inutili sono state le nostre innumerevoli richieste in tal senso, da ultimo nella mattinata di ieri, così come lo sono state le analoghe richieste delle Autorità regionali liguri che hanno sottolineato il serio ostacolo alla ricostruzione costituito da una scadenza delle concessioni così ravvicinata del 31.12.2020.
Sempre nella giornata di ieri, nella sua prima audizione alla Commissione finanze della Camera dei Deputati il neo direttore dell’Agenzia del demanio, dr. Carpino, per quanto riguarda le concessioni demaniali marittime, ha annunciato che si attiverà per moltiplicare le ispezioni ed i controlli sulle stesse come se già non bastassero quelle innumerevoli fatte continuamente dagli organi delle Capitanerie di porto, dei vigili urbani, dei Noe e Nas, delle Guardie ecologiche provinciali, ecc.. E cioè di tutti i molteplici e più disparati Enti che hanno ormai competenza sul demanio marittimo.
A tal proposito si segnala che sono iniziate le verifiche sugli stabilimenti balneari salentini per accertare il loro smontaggio pena procedimenti penali con rischio di sequestri nonché procedure di decadenza a dispetto delle rassicurazioni politiche, anche recenti ed autorevoli, circa un intervento legislativo nazionale per il loro mantenimento ai fini della destagionalizzazione delle attività.
Da ultimo la notizia paradossale e surreale della richiesta di pagamento dell’IMU persino sugli ombrelloni in quel di Rimini come se fossimo proprietari e non gestori: ci considera tali per sfrattarci e proprietari per il pagamento delle tasse!
Questi i fatti solo di ieri. Poi ci sono le tantissime parole degli esponenti politici ed istituzionali di vicinanza, conforto e comprensione sulle quali ribadiamo che i balneari, dopo otto anni di promesse non mantenute, hanno imparato a valutare il comportamento delle forze politiche non tanto da quel che si dice quanto per quello che si fa.