Gnudi Moavero lettera 15 giugno 2012

Giu
16
2012
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Roma 15 giugno 2012
     
                                                                                            

On. Enzo Moavero Milanesi                  On. Ministro Affari Regionali

Ministro Affari Europei                         Dott. Piero Gnudi

Piazza Nicosia, 20                                 Via della Ferratella in Laterano, 51

00186 ROMA                                        00184 ROMA

Onorevoli Ministri,

In questi ultimi giorni sono comparse sulla stampa, e non solo, indiscrezioni circa la prossima presentazione al Consiglio dei Ministri di una proposta di decreto legislativo in attuazione dell'art. 11, comma secondo, della legge 217/2011.

Le scriventi associazioni confidano e chiedono che, in conformità a quanto concordato il 23 febbraio scorso, un provvedimento di così vitale importanza per il futuro delle nostre imprese e del turismo balneare italiano,  venga preventivamente discusso e condiviso al tavolo tecnico in quella stessa riunione istituito.

A tal proposito dobbiamo  constatare che, a distanza di diversi mesi, questo tavolo tecnico di approfondimento della complessa problematica relativa alla gestione del demanio marittimo e specificamente delle modalità di rilascio e rinnovo delle concessioni demaniali, non solo non è mai stato convocato ma, addirittura, non si hanno notizie di alcun passo, né formale né informale, del Ministro Moavero Milanesi presso le Autorità comunitarie per un approfondimento circa una possibile deroga, o analogo provvedimento alla cd Direttiva Bolkestein, come pure era stato dallo stesso anticipato e assicurato nel corso dell’incontro dianzi citato.

Ribadiamo pertanto l’assoluta necessità che si convochi quanto prima un incontro, rappresentando lo stato di grave preoccupazione e frustrazione, non certo di arrendevolezza, che le continue e più diverse  indiscrezioni creano nei nostri associati, aumentando quel senso di precarietà ed incertezza, se non di vera paura che, sommato alle generali difficoltà economiche ed all’avvio sicuramente negativo della stagione in corso, rischia davvero di rendere l’ estate  2012 tra le peggiori di questi ultimi decenni.

Siamo fiduciosi che questa ragionevole richiesta (del resto analoga a quella  dell’ANCI, dell’UPI e, da ultimo e a conferma di precedenti prese di posizione, della Commissione turismo delle Regioni del  12 giugno 2012) verrà accolta anche al fine di evitare che l’auspicabile serenità delle vacanze estive venga turbata o sostituita da manifestazioni di protesta che potrebbero anche arrivare alla totale e generalizzata sospensione dei servizi di spiaggia da parte di tutte le imprese balneari italiane con comprensibili drammatiche conseguenze economiche e sociali.

Restando in attesa di un cortese cenno di riscontro, si porgono deferenti ossequi.