10.000 imprese balneari in attesa di conoscere il proprio futuro “Siamo fortemente preoccupati per la normativa inserita nella Finanziaria 2007 che definisce il calcolo del canone per quanto riguarda le pertinenze demaniali” - dichiara Riccardo Borgo, Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio. “Possiamo, poi, affermare con certezza - prosegue Borgo - che, se la legge dovesse essere approvata in questo modo, il 20% degli imprenditori balneari subirà un aumento del canone complessivo da 4 a 15 volte rispetto a quello che versa attualmente, una cifra che, in alcuni casi, eguaglierebbe il fatturato stesso dell’azienda. Siamo fermamente convinti che qualsiasi sistema venisse adottato non deve far uscire nessuna impresa dal mercato, ma, anzi, tutelare gli attuali livelli di occupazione”. “Da diverso tempo chiediamo l’istituzione di un Tavolo tecnico sul quale confrontarci e dal quale scaturisca un gettito adeguato per lo Stato, ma anche lo sviluppo delle aziende e la qualità dei servizi”. “Ci preoccupa, infine, - conclude Borgo - anche la proposta di rivedere al ribasso la durata delle concessioni demaniali che la Finanziaria 2007 vuole portare sino a 50 anni, si tratterebbe di un importante passo avanti per incentivare gli investimenti, agevolare lo sviluppo e la crescita economica di un comparto - quello balneare - estremamente importante per il sistema turismo del nostro Paese”.
Roma, 14 novembre 2006
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