Ad un giugno positivo si contrappone un calo di presenze a luglio, moderato ottimismo per agosto.
“La stagione turistico-balneare 2003 è cominciata sotto i migliori auspici, con il mese di giugno che ha registrato un buon afflusso di turisti sulle nostre spiagge, afferma Riccardo Scarselli, Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari che associa circa 10.000 imprese ed aderisce alla F.I.P.E./CONFTURISMO, anche se per luglio abbiamo costatato un segno negativo”. Rispetto allo scorso anno la situazione meteorologica è stata ottimale con il sole nella gran parte delle giornate, (non dobbiamo dimenticarci, però, che il 2002 sarà ricordato come l’anno peggiore per le imprese balneari che, a causa del maltempo, hanno riscontrato una perdita di circa 450 milioni di euro). Le statistiche affermano che il 77% dei turisti sceglie il mare per le proprie ferie, oltre 23 milioni di italiani vanno in vacanza e lo stabilimento balneare risulta essere preferito alla spiaggia libera, specialmente dalle famiglie e dai giovani, per una serie di motivi tra i quali: la pulizia, la sicurezza, la molteplicità dei servizi offerti, (tra le iniziative promosse dal S.I.B. il “concierge di spiaggia”, il “nostromo di spiaggia”, il “prestilibro”, il “prestigioco”, “internet in spiaggia”, la palestra in spiaggia, parco-bimbi e campo di beach-volley). Quest’anno, poi, dobbiamo riscontrare essere nuovamente in voga il turismo ‘mordi e fuggi’, una prerogativa che riguarda tutti, sia italiani che stranieri: vanno in massa al mare preferibilmente nei week-end, quando gli stabilimenti balneari raggiungono le presenze al massimo della capienza. Anche i consumi ne risentono, la maggior parte dei clienti è sempre molto ‘attento al portafoglio’, registriamo, infatti, un incremento di vendite per i gelati e l’acqua minerale a discapito degli altri prodotti. Per quanto riguarda i turisti stranieri ancora in molti continuano a disertare le nostre spiagge, specialmente sulla costa adriatica, ma siamo fiduciosi in una ripresa per il mese di agosto. “Il comparto balneare è un elemento trainante del turismo italiano - continua Riccardo Scarselli - la politica degli imprenditori da anni è rivolta a riqualificare e migliorare le proprie strutture con una grande attenzione alla qualità ed alla difesa dell’ambiente. Anche per perseguire questi obiettivi è necessario che il Governo e le Amministrazioni regionali, con i Comuni e le Associazioni di categoria, si impegnino ad individuare, al più presto, delle soluzioni valide per tutelare il nostro settore: dall’approvazione dei PUA - Piani di Utilizzazione degli Arenili - alla pianificazione di interventi di ripascimento per arginare la continua e sistematica erosione delle coste, fino ad arrivare a prevedere una serie di incentivi per agevolare la ristrutturazione delle aziende”. Presenze sulle spiagge da un sondaggio condotto su un campione rappresentativo di 900 imprese balneari italiane: Giugno Luglio Abruzzo +10% -5% Basilicata +5% stabile Calabria +15% -10% Campania +10% -8% Emilia Rom. +15% -10% Friuli V. G. +10% -5% Lazio +10% -5% Liguria +20% +10% Marche +15% -10% Molise +15% -5% Puglia +10% +15% Sardegna - 15% -10% Sicilia +10% -5% Toscana stabile stabile Veneto stabile -5%