Turismo balneare controcorrente: previsti buoni risultati anche per il 2002.
“Decisa tendenza al rialzo rispetto al 2000 per le presenze dei turisti sulle nostre spiagge, spiccano la Sardegna, la Basilicata e l’Emilia Romagna; in leggera crescita la Campania, il Veneto, la Calabria, la Liguria ed il Lazio; stabili il Molise, la Toscana e le Marche; in leggera flessione l’Abruzzo, segnale decisamente negativo per la Sicilia ed il Friuli. Questi i dati raccolti da una indagine condotta dal S.I.B. su un campione di 1.000 stabilimenti balneari in tutta Italia. Ma le nostre imprese hanno continuato a lavorare bene anche nei mesi di Settembre e Ottobre, favorite dalle buone condizioni climatiche e dalla nuova volontà degli italiani di “vivere” la spiaggia nelle stagioni intermedie, gli imprenditori balneari, poi, sono sempre pronti a predisporre la migliore accoglienza possibile per l’utenza. Il dato positivo riscontrato nella stagione 2001 è da imputare all’ottimo clima che ha caratterizzato tutto il periodo estivo, alle moderne attrezzature di spiaggia che, grazie anche alle nuove tecnologie, migliorano ed attraggono un numero sempre maggiore di clienti; ampliando e diversificando i servizi, poi, si può ipotizzare di raggiungere risultati più ‘ambiziosi’. La clientela, infatti, seleziona sempre più gli stabilimenti balneari in base ai servizi ed alla qualità offerti, il cosiddetto turismo “mordi e fuggi” è diventato, oggi, una realtà ed il tutto esaurito negli stabilimenti balneari si registra solo nei week-end. Gli attentati dell’11 settembre scorso a New York, oltre ad averci profondamente scosso, stanno causando gravissimi danni al turismo non solo in Italia, ma, per quanto riguarda il nostro settore, sono moderatamente ottimista, per la stagione estiva 2002 prevedo una ‘riscoperta’ della destinazione ‘mare’ specialmente da parte della clientela italiana, la più abituata al servizio di spiaggia, la più attenta alle necessità ed ai bisogni che noi imprenditori balneari siamo in grado di identificare e soddisfare”. I dati delle presenze: Sardegna +25 % Basilicata +15% Emilia Romagna +10% Puglia +8% Campania +5% Liguria +5% Lazio +5% Veneto +5% Calabria +5% Molise stabile Toscana stabile Marche stabile Sicilia -20% Friuli -10% Abruzzo -5%
Roma, 13/10/2001