Cari amici,
faccio seguito a quanto anticipato nella comunicazione alla giunta di presidenza di ieri per formalizzare le mie dimissioni da presidente.
Dimissioni che sono coerenti con le dichiarazioni con le quali il 27 gennaio del 2016 accettai il terzo mandato che, lo ricordo, già andava al di là dei due mandati previsti al momento della mia prima elezione nell’ormai lontano gennaio del 2005 e delle successive modifiche statutarie che, peraltro, hanno mantenuto tale giusto limite.
In effetti mi ero reso disponibile a quel terzo mandato, che mi fu conferito dall’Assemblea con la totalità dei voti espressi a scrutinio segreto, con un chiaro ed esplicito limite temporale che doveva coincidere con l’auspicata e necessaria approvazione della riforma delle concessioni demaniali o, comunque, con la fine della legislatura prevista per la primavera del 2018.
Purtroppo, e malgrado l’impegno profuso, i cinque governi e i due parlamenti che si sono da allora succeduti non sono stati capaci di chiudere la legislatura con il varo di una riforma che non solo mettesse fine a quasi dieci anni di insopportabile incertezza, ma fosse, soprattutto, in grado di ridare futuro e dignità alle nostre imprese e al turismo balneare italiano di cui sono asse portante. Le vicende politiche di questi ultimi giorni sono, peraltro, un chiaro segnale che per arrivare alla fine di questa tormentata, complessa e drammatica vicenda occorrerà ancora tempo.
E’ giunto quindi il momento di dare attuazione a quella clausola temporale e a quell’impegno che mi ero assunto in piena autonomia.
Avremo sicuramente tempo per fare ancora una volta una analisi approfondita, serena e critica di questi difficili anni che hanno coinvolto le imprese balneari e, quindi e inevitabilmente, anche il nostro SIB che tantissime ne rappresenta. Analisi che, ne sono certo, sarà di aiuto alla nuova dirigenza per affrontare al meglio la sfida che ha come obiettivo irrinunciabile la messa in sicurezza delle imprese, il futuro delle nostre famiglie e il sistema balneare del nostro Paese.
Nuovo presidente e dirigenza che, so per certo, il sistema ha capacità, forza, competenza, serietà, unità e determinazione per esprimere e che, ne sono altrettanto certo, potranno godere, come è successo a me, della fiducia, collaborazione, stima e condivisione con la quale insieme a tutti i collaboratori mi avete sempre supportato anche e soprattutto nei momenti e nelle scelte più difficili.
Con amicizia, un caro saluto.
Riccardo Borgo
Bergeggi, 9 maggio 2018