Ieri, i balneari, sono stati chiamati al pagamento dell'imposta municipale unica (IMU).
Come è noto si tratta di un'imposta dovuta dai proprietari di immobili: quindi non dagli affittuari. A questa regola il nostro ordinamento fiscale prevede una sola eccezione: i titolari di concessioni.
Per cui, per lo Stato siamo affittuari ma, per il pagamento delle tasse siamo equiparati ai proprietari. Abbiamo aspettato, inutilmente, che qualche mezzo di informazione, generalista o specialista, evidenziasse che i tanto privilegiati balneari siano gli unici affittuari a pagare questa imposta, a conferma della scarsa cognizione che si ha delle problematiche di questo settore, o, più probabilmente del pregiudizio negativo verso questa categoria di aziende a conduzione familiare.
Da tempo invochiamo che si metta ordine, anche fiscale, a questo settore economico così importante per l'economia turistica del Paese. È tempo di porre rimedio a questa intollerabile situazione. È tempo che si proceda speditamente in un processo riformatore che dia certezze a tutti. È tempo che finalmente si passi dalle parole ai fatti sulla questione balneare.
Capacchione sull'IMU
Lo Stato ci considera proprietari dei nostri bagni solo quando si tratta di pagare le tasse