Mi sembra molto interessante leggere nelle motivazioni del giudizio che accoglie il ricorso dei concessionari quei principi sbandierati da anni dal Sindacato e mai accolti dagli Organi Istituzionali in ordine, ad esempio, alla utilizzazione dei valori OMI per il terziario e non per il commerciale.
Nella sentenza si parla addirittura di calcolare i canoni in stretta correlazione al periodo in cui vengono utilizzati i beni (stagionalità), ma per quelle imprese che hanno realizzato strutture immobiliari sul demanio credo sarà ben difficile raggiungere questo risultato anche se la loro attività viene svolta solo da maggio a settembre.
Fatto salvo il secondo grado (se qualcuno lo attiverà), mi sembra un buon passaggio giudiziale per la categoria da utilizzare per convincere i Comuni costieri a rifare i calcoli dei canoni.
Si allega la sentenza e una bozza di nota con la quale il concessionario potrebbero indurre il Comune a rivedere i precedenti calcoli.
Saluti.
Pietro Gentili