BALNEARI: SIB, RIUNIONE NAZIONALE DI TUTTE LE SIGLE SINDACALI

Lug
5
2012

Giovedì 12 luglio a Roma si deciderà il calendario delle azioni di protesta su tutte le spiagge d’Italia negli oltre 30.000 stabilimenti balneari.
 
“Tutte le sigle sindacali degli imprenditori balneari per la prima volta nella loro storia si riuniranno a Roma giovedì 12 luglio, presso la sede della Confcommercio, per condividere le azioni di protesta da attuare questa estate sulle spiagge italiane” – afferma Graziano Giannessi vicepresidente vicario del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari.
SIB – Confcommercio, FIBA – Confesercenti, ASSOBALNEARI ITALIA – Confindustria e Balneatori – CNA hanno stretto un accordo per convincere - e soprattutto costringere - il Governo a escludere questo settore dall’evidenza pubblica così come previsto dalla Direttiva Servizi ed in linea con il documento unitario sottoscritto da tutte le sigle sindacali a Rimini lo scorso anno.
“La stagione turistica è iniziata male in quasi tutte le regioni italiane – continua Giannessi – a causa della recessione economica e delle condizioni meteo in alcune zone abbiamo registrato un decremento delle presenze in spiaggia fino al 25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma quello che più preoccupa le 30.000 aziende italiane e i 600.000 addetti del comparto sono le conseguenze della Direttiva Bolkestein che prevede dal 2016 gli stabilimenti balneari all’asta. Abbiamo avuto la solidarietà e l’appoggio da parte delle Istituzioni: Regioni, ANCI, UPI, Parlamentari ed Europarlamentari di tutte le forze politiche e soprattutto dai nostri clienti, viceversa soltanto vaghe promesse, non mantenute fino ad oggi, dai ministeri competenti per materia. Adesso diciamo basta e confermiamo lo stato di agitazione delle categoria: giovedì vareremo un calendario di manifestazioni condiviso e sottoscritto da tutti i rappresentanti sindacali che sarà reso operativo sin dai prossimi giorni sui litorali italiani ma anche nelle grandi città. Si tratterà di migliaia di proteste eclatanti, fragorose, vistose ma certamente tanto evidenti da non poter essere ignorate da coloro i quali ancora non vogliono ascoltare le nostre ‘sacrosante’ richieste”.
 
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