BALNEARI: SIB, RICEVUTI DA ON. MICHELE BORDO

Lug
16
2014
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Una ristrettissima delegazione del Sindacato, (composta da Riccardo Borgo, Tonino Capacchione e Pietro Gentili), ha incontrato a Montecitorio l’on. Michele Bordo, presidente della XIV Commissione – Politiche dell’Unione Europea. Alla fine della riunione con il parlamentare pugliese è stato diramato il seguente comunicato stampa:

Ribadito che l'impegno prioritario suo personale e del Parlamento, in tema di concessioni demaniali, sarà quello di legiferare con l'intento di salvaguardare sia la balneazione italiana che le imprese attualmente operanti sulle spiagge Oggi a Montecitorio si è tenuto l’incontro fra i rappresentanti del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari FIPE-Confcommercio e il Presidente della XIV Commissione della Camera dei Deputati on. Michele Bordo.

L’incontro fa seguito a quello svoltosi recentemente tra il Presidente Bordo e l’attuale Commissario al Mercato interno della UE Michel Barnier nel corso del quale, fra gli altri, si è toccata anche la questione delle concessioni demaniali marittime.

Nel corso dell’incontro di oggi il Presidente Bordo ha ribadito che l'impegno prioritario suo personale e del Parlamento, (come dall’ultimo ordine del giorno approvato all’unanimità dalla Camera nella seduta n. 260 del 9 luglio 2014 con atto n. 9/02426 - A/078), in tema di concessioni demaniali sarà quello di legiferare con l'intento di salvaguardare sia la balneazione italiana che le imprese attualmente operanti sulle spiagge.

Da parte del S.I.B. è stato ricordato, inoltre, che non solo la complessiva disciplina europea proprio in questi giorni, in occasione del rinnovo dei vertici comunitari, è oggetto di una profonda revisione per evitare che una sua applicazione acritica possa ingenerare effetti devastanti alle 30.000 imprese del settore, ma che lo stesso diritto economico della UE non possa risolversi nella esclusiva tutela della concorrenza disgiunta o in spregio a quella della proprietà delle imprese.

La delicatezza della questione balneare, infatti, consiste anche nella necessità di evitare un esteso contenzioso che, proprio in riferimento ai principi del diritto europeo (l’art. 17 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e l’art. 1 del Primo protocollo aggiuntivo della Convenzione europea dei diritti dell’uomo), avrebbe effetti devastanti sull’Erario e sull’economia turistica del Paese.

Quest’ultima considerazione - concludono i rappresentanti del Sindacato - è autorevolmente confermata da tutte le indagini, dall’ISTAT all’ISNART, che concordano nel rilevare che quello balneare costituisce la parte più rilevante dell’intero comparto turistico italiano.