“Gli eventi atmosferici di queste ore stanno, ancora una volta, mettendo a dura prova la balneazione attrezzata italiana - afferma Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio - dalle Marche all'Abruzzo, dal Veneto alla Puglia, fino all'incendio di vaste proporzioni sul litorale della Plaia a Catania, sono molti gli stabilimenti balneari danneggiati e completamente distrutti”.
Dopo i noti eventi di ottobre scorso e le violente mareggiate di maggio, che spesso hanno vanificato persino i ripascimenti effettuati per la stagione estiva, ancora una volta i balneari devono ‘rimboccarsi le maniche’ e ricostruire ciò che la natura ha mandato in frantumi.
Giova sottolineare, anche in questa occasione, la ‘solitudine’ degli imprenditori balneari nell'affrontare questi eventi meteorologici estremi, frutto dei cambiamenti climatici in atto.
“Come non ricordare - continua Capacchione - che sono molti i Comuni che non hanno ancora applicato la Legge di Stabilità che ha disposto la nuova scadenza dei titoli concessori estendendola di quindici anni. Come non sottolineare che la mancata applicazione della Legge di Stabilità impedisce ai titolari degli stabilimenti balneari di accedere al credito bancario e alle provvidenze pubbliche. Si tratta di ritardi colpevoli e irresponsabili che non trovano giustificazione alcuna. Ecco perché, vogliamo sottolineare l'urgenza di recuperare, immediatamente, questo ritardo mettendo i concessionari nella condizioni di poter riparare i danni e ricostruire gli impianti distrutti. Confidiamo nel senso di responsabilità dei Comuni che ancora non hanno proceduto a formalizzare la nuova scadenza sui titoli concessori, secondo le indicazioni già pervenute dalle Regioni. Abbiamo chiesto, in tal senso, un incontro urgente al presidente nazionale dell'Anci, Antonio Decaro, ci auguriamo che possa avvenire nel più breve tempo possibile”.
Ancora una volta i balneari fra i più danneggiati dagli eventi atmosferici estremi
Capacchione (SIB): “I colpevoli ritardi dei Comuni nell'applicazione della nuova scadenza sui titoli concessori, costituiscono un ostacolo per le riparazioni e le ricostruzioni degli impianti fatti a pezzi o distrutti”