PUBBLICATA SULLA GAZZETTA UFFICIALE L'ORDINANZA DEL MINISTRO DELLA SALUTE

Lunedì 21 marzo alle ore 17,00 ci sarà un'assemblea on line dei dirigenti nazionali e territoriali del Sib aperta a tutti i balneari italiani per fornire le ultime notizie circa la interlocuzione con il Governo e il Parlamento, sugli emendamenti presentati nonché sulle iniziative sindacali già intraprese e che saranno messe in campo nei prossimi giorni.
Oltre 5.000 gli imprenditori balneari provenienti da tutta Italia, oggi a piazza SS Apostoli a Roma, insieme a politici, molti Sindaci e rappresentanti delle Istituzioni regionali e locali, per la manifestazione organizzata dal S.I.B. Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio e FIBA Confesercenti per protestare contro la proposta di legge del Governo inserita nel ddl concorrenza che si propone di mettere a gara le aziende balneari.
“Apprendiamo, purtroppo, dall'emendamento ufficiale che è stato depositato in Parlamento, che non è stato recepito nulla di quanto richiesto con insistenza dal comparto balneare per aprire un percorso riformatore. Siamo assolutamente sconcertati e preoccupati”. Lo dichiarano in una nota congiunta Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari-Confcommercio e Maurizio Rustignoli, presidente di FIBA-Confesercenti.
Abbiamo segnalato che, a seguito delle sentenze n. 17 e n. 18 di novembre scorso dell'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, alcuni comuni potrebbero avviare gare per l'assegnazione delle aree demaniali già oggetto di concessione o anche determinare altra data di scadenza della stessa non predeterminata per legge.
Utile confronto fra delegazioni del SIB-Confcommercio, FIBA-Confesercenti e Confartigianato-Imprese Demaniali con quella parlamentare del Movimento 5stelle capeggiata dal suo Presidente Giuseppe Conte.
Giovedì 17 febbraio, una conferenza stampa per discutere le nuove norme approvate ieri dal Consiglio dei Ministri per riformare il settore balneare.
Hanno partecipato il presidente del Sindacato Italiano Balneari, Antonio Capacchione, il vice presidente di Fipe Confcommercio, Aldo Cursano e il direttore dell’Ufficio Studi Luciano Sbraga.
“L’emendamento approvato in Consiglio dei Ministri sulle concessioni balneari ha accolto alcune nostre richieste come la tutela del valore delle aziende in sede di gara, la professionalità, la salvaguardia delle piccole e medie imprese, la tutela per coloro che hanno gestito direttamente la concessione negli ultimi cinque anni o l’eliminazione del canone quale elemento di valutazione. E si potrebbe continuare. È altresì importante precisare che non si tratta di una norma che è già in vigore, ma solo di una proposta che il governo farà in Parlamento.
Raccogliendo una nostra sollecitazione, il Presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli ha inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi una lettera per la doverosa e opportuna valorizzazione del cd tavolo tecnico attivato dal Ministro Garavaglia affinché si giunga a una corretta applicazione della normativa europea che non penalizzi le aziende balneari attualmente operanti.
La durata delle concessioni demaniali marittime è disciplinata dall’articolo 1 comma 682 e 683 della legge nr. 145/2018 che ha disposto la proroga di quindici anni a quelle vigenti.
La Commissione europea, ritenendo tale proroga in contrasto con la cd Direttiva Bolkestein e con gli artt. 49 e 56 del Trattato europeo, con lettera di mezza in mora del 3 dicembre 2020 ha avviato la procedura di infrazione nr. 4118/2020.