Il turismo italiano è a rischio, nel 2004 le tariffe dei servizi di spiaggia potrebbero aumentare del 40%
Oltre tremila balneari provenienti da tutta Italia scenderanno in piazza domani mercoledì 29 ottobre a Roma per protestare contro il decreto legge voluto dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che prevede l’aumento del 300% sul canone di concessione delle aree demaniali per uso turistico-ricreativo.
Dopo le decise proteste della categoria delle scorse settimane, il Sib-Confcommercio, la Fiba-Confesercenti, la Lega delle Cooperative e la Confartigianato hanno deciso di manifestare congiuntamente proprio nei giorni in cui si dovrà pronunciare circa l’accoglimento della cancellazione di un aumento ritenuto “drammatico” per tutto il settore delle imprese balneari e turistiche.
“Il nuovo rapporto euro-dollaro, poi, dichiara Riccardo Scarselli Presidente S.I.B. Sindacato Italiano Balneari, non permette di aumentare i prezzi dei servizi di spiaggia sulle coste italiane per cui quanto previsto dal collegato alla finanziaria 2004 metterebbe in serio pericolo non solo la stessa sopravvivenza delle imprese balneari e dei livelli occupazionali ad esse legati, ma l’intero comparto turistico italiano.
Chiediamo, invece, che l’esecutivo del Governo accolga, finalmente, la richiesta più volte formalizzata, inutilmente, nelle sedi istituzionali attinente alla costituzione di un tavolo tecnico di confronto tra gli organi ministeriali competenti e la categoria in grado di affrontare e risolvere non solo il problema dei canoni demaniali marittimi che spunta in ogni finanziaria, ma anche le altre numerose questioni ancora irrisolte: ICI, IVA, ecc.
Un confronto con la categoria, insomma, per una verifica attenta dei disagi scaturenti dal “regime concessorio” e la predisposizione di un provvedimento che - insieme ad un aumento dei canoni che sembra ormai inevitabile ma contenuto e sopportabile per le imprese e, perciò, non in grado di generare alcun aggravio dei prezzi nei confronti dei bagnanti - arrivi a disciplinare organicamente il “regime delle concessioni demaniali” rispondendo con efficacia ai problemi che da anni condizionano sino all’inverosimile la gestione economia delle imprese turistico-balneari italiane”.
Dopo le decise proteste della categoria delle scorse settimane, il Sib-Confcommercio, la Fiba-Confesercenti, la Lega delle Cooperative e la Confartigianato hanno deciso di manifestare congiuntamente proprio nei giorni in cui si dovrà pronunciare circa l’accoglimento della cancellazione di un aumento ritenuto “drammatico” per tutto il settore delle imprese balneari e turistiche.
“Il nuovo rapporto euro-dollaro, poi, dichiara Riccardo Scarselli Presidente S.I.B. Sindacato Italiano Balneari, non permette di aumentare i prezzi dei servizi di spiaggia sulle coste italiane per cui quanto previsto dal collegato alla finanziaria 2004 metterebbe in serio pericolo non solo la stessa sopravvivenza delle imprese balneari e dei livelli occupazionali ad esse legati, ma l’intero comparto turistico italiano.
Chiediamo, invece, che l’esecutivo del Governo accolga, finalmente, la richiesta più volte formalizzata, inutilmente, nelle sedi istituzionali attinente alla costituzione di un tavolo tecnico di confronto tra gli organi ministeriali competenti e la categoria in grado di affrontare e risolvere non solo il problema dei canoni demaniali marittimi che spunta in ogni finanziaria, ma anche le altre numerose questioni ancora irrisolte: ICI, IVA, ecc.
Un confronto con la categoria, insomma, per una verifica attenta dei disagi scaturenti dal “regime concessorio” e la predisposizione di un provvedimento che - insieme ad un aumento dei canoni che sembra ormai inevitabile ma contenuto e sopportabile per le imprese e, perciò, non in grado di generare alcun aggravio dei prezzi nei confronti dei bagnanti - arrivi a disciplinare organicamente il “regime delle concessioni demaniali” rispondendo con efficacia ai problemi che da anni condizionano sino all’inverosimile la gestione economia delle imprese turistico-balneari italiane”.
Il corteo di protesta prenderà il via alle ore 10.00 da Piazza SS. Apostoli mercoledì 29 ottobre dove sarà allestito un palco per gli interventi, successivamente i bagnini raggiungeranno il Senato, dove una delegazione ha già chiesto di essere ricevuta dal Presidente Marcello Pera.
- Contro l’aumento del 300% dei canoni demaniali
- Contro una manovra finanziaria priva di sostegni al turismo
- Contro il pagamento della tassa ICI su immobili di Stato
- Contro un’aliquota IVA del 20% sui servizi di spiaggia
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