“Apprendiamo, purtroppo, dall'emendamento ufficiale che è stato depositato in Parlamento, che non è stato recepito nulla di quanto richiesto con insistenza dal comparto balneare per aprire un percorso riformatore. Siamo assolutamente sconcertati e preoccupati”. Lo dichiarano in una nota congiunta Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari-Confcommercio e Maurizio Rustignoli, presidente di FIBA-Confesercenti.
“È incomprensibile che, dopo il confronto con le forze politiche, le nostre richieste non siano state minimamente prese in considerazione da parte della segreteria del Presidente Mario Draghi. Sparisce, rispetto alle bozze precedenti, persino il riconoscimento del valore commerciale delle aziende. Un emendamento assolutamente riduttivo ed inadeguato per il sistema turistico e balneare italiano, che danneggia e mortifica la piccola e media impresa”.
“Per questo - continuano Capacchione e Rustignoli - chiediamo che il Parlamento intervenga per modificare in modo sostanziale l’emendamento. Ci auguriamo l’apertura di un percorso riformatore strutturale che intervenga su tutta la materia complessa del demanio marittimo e non si limiti alle sole evidenze pubbliche.
Serve un’assunzione di responsabilità da parte di tutti: ognuno faccia la propria parte, noi siamo pronti a collaborare per arrivare ad un provvedimento migliore e più equilibrato, senza perdere ulteriore tempo. Quello che leggiamo ci lascia assolutamente amareggiati.
La categoria – per quello che riguarda S.I.B. e FIBA ovviamente - è in mobilitazione da subito. Ci riserviamo di valutare nei prossimi giorni con i nostri organi direttivi le forme di protesta adeguate a questa situazione veramente difficile”.