TURISMO: BALNEARI DELUSI: NO ALLA PROROGA AL 31 DICEMBRE DEI CANONI DEMANIALI MARITTIMI

Apr
30
2005

In mancanza di garanzie per il nostro futuro non pagheremo.

“Dobbiamo, purtroppo, riscontrare che il decreto di proroga al 31 dicembre 2005 in merito all’aumento del 300% dei canoni demaniali marittimi predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti non è stato accettato” dichiara Riccardo Borgo, Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari della Confcommercio. “Siamo molto delusi ed amareggiati perché grazie a questo provvedimento, condiviso da molte forze politiche e da diversi Ministri, sarebbero stati prorogati i termini consentendo così al Governo di trovare una soluzione equa, condivisa con le associazioni di categoria, che assicurasse, comunque, il gettito di 140 milioni di euro previsto dalla legge Finanziaria. Gli oltre 10.000 imprenditori balneari aderenti al S.I.B. auspicano che entro breve tempo siano fornite quelle garanzie che richiedono da mesi, altrimenti la categoria si vedrà costretta a non versare il corrispettivo dei canoni demaniali marittimi. “Abbiamo dimostrato fiducia nel Governo, continua Borgo, e deciso quest’anno di non ritoccare le tariffe dei servizi di spiaggia, ma dal momento che un aumento del 300% dei canoni demaniali marittimi significherebbe stravolgere gli equilibri economici di molti imprenditori balneari, allora tra essere costretti a chiudere lo stabilimento ed avviare un contenzioso preferiamo quest’ultima soluzione”. Domani si avvia la stagione estiva, ma, a fronte di temperature miti, acque molte agitate tra gli stabilimenti balneari che sono pronti alla mobilitazione se non saranno tutelati i propri diritti, è già in programma una manifestazione nazionale di protesta a Roma, a Piazza Montecitorio.

Roma, 30 aprile 2005

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