Dalla legge quadro sul turismo, alle concessioni demaniali per sei anni, l'estate di quest'anno annuncia numerose importanti novità per gli imprenditori balneari.
Nell’arco di pochi giorni sono stati approvati due importanti provvedimenti legislativi per la categoria degli imprenditori balneari, grazie anche al lavoro svolto in questi anni dal S.I.B. Sindacato Italiano Balneari FIPE/Confturismo: la ‘legge quadro sul turismo’ e le ‘nuove disposizioni in materia di investimenti nelle imprese marittime’. Con il primo: “Finalmente anche noi diventiamo imprese turistiche, afferma Riccardo Scarselli, presidente del S.I.B., eppure, fino all’approvazione della legge quadro, neppure la metà delle 15 regioni bagnate dal mare aveva ritenuto giusto inserire i gestori degli impianti balneari tra gli imprenditori turistici. Adesso, per esempio, potremo accedere ai bandi di gara per assicurarsi i fondi della legge 488”. Con il secondo, approvato definitivamente il 20 febbraio scorso dalla Commissione Lavori Pubblici del Senato in sede deliberante, tra le novità principali c’è l’allungamento della concessione delle aree demaniali da 4 a 6 anni, con il rinnovo automatico (“anche se avremmo preferito 10 anni - commenta Scarselli - perchè non avendo la proprietà, la continuità della gestione è essenziale per contrattare i mutui con le banche”). Ma in questo caso ci troviamo di fronte ad un quadro regolamentare tutt’altro che definito. Le competenze sul demanio marittimo ad uso turistico ricreativo sono passate dalle Capitanerie di Porto alle Regioni, che possono a loro volta delegare ai Comuni. “Ma non tutti gli oltre 840 sindaci dei Comuni marittimi sparsi per il Paese sono in grado di gestire una materia complessa e delicata come le concessioni demaniali - sostiene il Presidente del S.I.B., ecco perchè chiediamo la convocazione di una Conferenza di servizi con Capitanerie, Comuni e categorie interessate”.
Roma, 31/03/2001