Antonio Capacchione e Simone Battistoni, rispettivamente presidente e vicepresidente nazionale del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio, sono stati ricevuti da Andrea Corsini, Assessore al Turismo e Demanio della Regione Emilia-Romagna, per illustrare le iniziative sindacali intraprese per risolvere i problemi degli oltre 30.000 stabilimenti balneari italiani.
In modo particolare Capacchione ha descritto dettagliatamente la richiesta del Sindacato al Governo, di rinunciare, cioè, all'impugnativa davanti alla Corte Costituzionale delle due leggi regionali liguri emanate in materia a difesa delle aziende balneari e di trasformare le stesse in leggi nazionali.
Nell'inerzia dello Stato (che dura da ormai nove anni e con cinque governi di diverso orientamento politico), le Regioni hanno provato, in varie occasioni, di intervenire a tutela della nostra categoria.
La prima Regione ad agire, con il tentativo di una proroga ventennale, è stata proprio l'Emilia-Romagna con la legge n. 8 del 2009, impugnata dall’allora Governo e dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 180 del 2010, per aver invaso una competenza esclusiva dello Stato.
Da allora tutte le Regioni hanno legiferato incorrendo nella stessa sorte. L'accoglimento della proposta del S.I.B. configurerebbe una svolta radicale nell'affrontare e risolvere la questione balneare: il Governo e lo Stato farebbero propri i contenuti delle leggi regionali.
“Naturalmente manifestiamo tutta la nostra disponibilità ad esaminare le eventuali proposte alternative che abbiano lo stesso obbiettivo – ha dichiarato Capacchione – evitare, cioè, che le concessioni demaniali marittime esistenti siano messe a gara con la conseguente illegittima e ingiusta confisca delle aziende”.
L'assessore Corsini ha assicurato che la Regione Emilia-Romagna sarà al fianco degli imprenditori balneari e farà tutto quanto possibile per la loro tutela pur nella consapevolezza delle prerogative dello Stato nazionale e dei limiti di competenza chiariti dalla Corte Costituzionale.