Domani 26 agosto “Giornata nazionale dei Balneari Italiani”

Ago
25
2018
In tanti stabilimenti balneari assaggi gratuiti di prodotti alimentari tipici: dalla marmellata di cipolla alla mozzarella di bufala, dal melone o cocomero agli spiedini di frutta fresca, fino alla frittura di pesce o alle alici marinate.

Capacchione (SIB): “Passare dalle parole ai fatti per tutelare 30.000 imprese balneari e 100.000 addetti diretti”.
In oltre 7.000 stabilimenti balneari aderenti al Sindacato Italiano Balneari, ma non solo, domani si svolgerà per la prima volta la: “Giornata nazionale dei Balneari Italiani”. Cartelloni, depliant, manifesti e opuscoli per illustrare la balneazione attrezzata italiana, (comprese le attuali problematiche), sono stati affissi sulle spiagge dei nostri litorali. Non sfuggirà ai più, poi, la simpatica maglietta della manifestazione che raffigura un bagnino con in braccio una sirena.
Davvero tante le iniziative offerte gratuitamente dagli imprenditori balneari, soprattutto assaggi di prodotti alimentari locali: dalla marmellata di cipolla alla mozzarella di bufala, dal melone o cocomero agli spiedini di frutta fresca, fino alla frittura di pesce o alle alici marinate. Questo per esaltare il nostro ‘Made in Italy’ di cui la balneazione attrezzata è parte costitutiva ed integrante.
Non usa mezze parole Antonio Capacchione il presidente del S.I.B., la più grande Organizzazione del settore aderente a FIPE-Confcommercio: “Gli stabilimenti balneari italiani e i molteplici servizi che mettono a disposizione contribuiscono in maniera determinante all’offerta turistica del nostro Paese. Siamo parte integrante del ‘Made in Italy’ grazie anche ad una tradizione di oltre 100 anni. Malgrado ciò da dicembre 2009 viviamo uno stato di incertezza e precarietà, (penalizzati anche gli investimenti), a causa di una errata interpretazione della direttiva Bolkestein che prevede la messa all’asta delle concessioni demaniali ad uso marittimo ricreativo. Da allora solo assicurazioni da parte dello Stato e dei diversi Governi che si sono succeduti. Ora basta, abbiamo bisogno di certezze e, soprattutto, che dopo nove anni si passi dalle parole ai fatti”.
Questa manifestazione non vuole essere di protesta ma di informazione – conclude Capacchione – vogliamo, cioè, raccontare la nostra storia, basata sulla professionalità e volta alla sicurezza dei bagnanti sia in acqua che sulla spiaggia, ricca anche di aneddoti e curiosità, e soprattutto far conoscere ai clienti ed alla politica quelle problematiche che devono essere affrontate e risolte al più presto con serietà e determinazione. A tutela non solo di 30.000 imprese che assicurano 100.000 posti di lavoro diretti ma anche di una parte importante della tradizione italiana”.